Studentessa morta in casa. E a Perugia torna l'incubo

Una 22enne trovata senza vita nello studentato dal fidanzato di un'amica. L'ipotesi è il suicidio

Una studentessa italiana di 22 anni è stata trovata morta ieri all'interno degli alloggi universitari a Perugia.

Sedici anni dopo, la città umbra è ripiombata nell'incubo e la mente di molti ha fatto un salto nel passato, quando venne scoperto il cadavere di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa mentre si trovava in città per l'Erasmus. Il giallo che avvolge la fine di questa universitaria fuori sede, però, potrebbe trovare una soluzione già nelle prossime ore. La segnalazione è giunta venerdì notte al numero unico di emergenza da parte di un suo conoscente, che aveva trovato il cadavere. I poliziotti sono intervenuti immediatamente presso gli alloggi femminili di un collegio universitario privato in corso Giuseppe Garibaldi e hanno ascoltato subito il ragazzo, per capire i rapporti tra i due e sapere come mai era andato a cercarla. Il giovane ha spiegato agli uomini della squadra mobile che la fidanzata, amica della vittima, da un giorno non riusciva a sentirla. Aveva provato a cercarla al cellulare per mettersi in contatto con lei, ma senza alcun risultato. Preoccupata, gli aveva chiesto di andare a verificare.

Lui, dopo avere forzato la porta, era entrato all'interno dell'alloggio dove aveva trovato quel corpo senza vita. A quel punto aveva chiamato forze dell'ordine e soccorsi. Ma quando i sanitari sono giunti nell'alloggio insieme agli agenti e al personale della polizia scientifica, per la ragazza non c'era più nulla da fare. Il medico legale, che ha effettuato un primo esame esterno del cadavere alla presenza del pubblico ministero titolare del caso, non ha evidenziato segni di violenza. La salma è stata trasportata all'obitorio comunale, a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'esame autoptico potrebbe essere effettuato già domani in giornata e dai risultati arriveranno dettagli utili alle indagini.

Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, compresa quella del malore. Indagano a 360 gradi, anche se nelle ultime ore si è fatta spazio l'ipotesi che la ragazza di sia tolta la vita. Queste voci circolano sempre più insistentemente tra gli studenti universitari perugini. Originaria di una regione del Sud, la vittima era una studentessa universitaria fuori sede. «Siamo tutti destabilizzati - dice un ragazzo che la conosceva - abbiamo visto la polizia, le ambulanze e poi la mortuaria. Una tragedia, non che altro aggiungere. Lei era nello studentato femminile».

Probabilmente l'amica che cercava la 22enne era preoccupata, sapendo che qualcosa la tormentava. Ma gli agenti sul caso non lasciano trapelare nulla. Del resto la famiglia della giovane ha chiesto il massimo riserbo sulla vicenda. In prima battuta, la notizia della morte della studentessa, aveva fatto parlare molto a Perugia, perché nessuno ha dimenticato quel 1 novembre del 2007 quando Meredith Kercher, la studentessa inglese che era in Italia nell'ambito del progetto Erasmus presso l'Università di Perugia venne ritrovata priva di vita con la gola tagliata nella camera da letto, all'interno della casa che condivideva con altri studenti. La causa della morte fu un'emorragia per una ferita al collo provocata da un oggetto acuminato usato come arma .

Per il delitto è stato condannato in via definitiva con rito abbreviato il cittadino ivoriano Rudy Guede con le accuse di concorso in omicidio e violenza sessuale.

Raffaele Sollecito e Amanda Knox, a lungo sospettati, invece, sono usciti di scena definitivamente quando sono stati assolti nel settembre 2029 dalla Corte di Cassazione.

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