
Morire a 20 anni attraversando la strada sulle strisce pedonali in una città straniera dove sei venuta per studiare, falciata da un Suv guidato da un ragazzo di 18 anni, dunque neopatentato, che quella macchina non avrebbe neanche potuta guidarla. È accaduto ieri notte a Napoli a una ragazza spagnola in Italia per il programma Erasmus. Si chiamava Saray Arias Fernandez ed era di Ponferrada, un piccolo comune della provincia di Leon, nel nord della Spagna, dove frequentava la facoltà di Turismo e aveva ottenuto una borsa di studio Erasmus. Per il suo periodo all'estero stava frequentando l'Università Parthenope ed abitava a Vasto, una zona popolare vicino a piazza Garibaldi. L'incidente si è verificato intorno alle due di giovedì notte su corso Umberto I, in pieno centro. La giovane stava attraversando la strada sulle strisce pedonali con tre amiche quando è stata travolta da una Range Rover guidata da un 18enne. Un urto violentissimo, che ha lasciato Saray agonizzante sull'asfalto. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e la corsa all'ospedale del Mare, dove è stata sottoposta ad un intervento di craniotopia decompressiva, è stata inutile. La ventenne è morta ieri poco prima delle 8, nonostante i disperati tentativi del medici di salvarla. Il conducente dell'auto si è fermato subito dopo l'incidente. L'ipotesi di chi indaga, in base anche alle testimonianze di chi ha assistito alla scena, è che l'auto - una Evoque della Range Rover - procedesse a velocità molto elevata. Qualcuno ha detto addirittura che superasse i cento chilometri orari. Ma questo sarà l'inchiesta a stabilirlo. Il conducente è stato sottoposto agli accertamenti tossicologici per verificare l'eventuale stato di alterazione, gli è stata ritirata la patente ed è stato denunciato per omicidio stradale. L'auto, che tra l'altro non era di sua proprietà ma aveva una targa prova e risulta intestata ad una società dell'area vesuviana da cui proviene anche il 18enne indagato, è stata sequestrata.
Il rapporto della municipale è stato inviato alla Procura di Napoli per la ricostruzione della dinamica dei fatti. Sarà determinante l'accertamento del colore del semaforo al momento dell'impatto, della velocità del Suv e dell'eventuale uso del telefonino. Oltre al risultato degli esami tossicologoci.