Cronache

Gli stupri e la ricchezza improvvisa: si allarga l'indagine sull'ex manager

Anche l'antimafia su Di Fazio. Altre due ragazze lo accusano

Gli stupri e la ricchezza improvvisa: si allarga l'indagine sull'ex manager

Non si fermano i colloqui in Procura a Milano di ragazze che denunciano Antonio Di Fazio. Già dalle prime ore dopo la notizia dell'arresto alcune giovani si sono messe in contatto con i carabinieri che indagano sul manager farmaceutico, accusato di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali ai danni di una studentessa bocconiana di 21 anni.

Allo stato sono cinque le donne che hanno messo a verbale di aver subito abusi dal 50enne. Due sono state ascoltate dai pm lunedì e due sono salite al quarto piano del Palazzo di giustizia ieri in tarda mattinata. Il loro colloquio è durato fino a sera. Una terza ragazza ascoltata lunedì avrebbe fornito elementi utili alle indagini, ma non sarebbe una vittima. E ieri appunto il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo hanno raccolto la denuncia di due nuove giovani.

Si sono riconosciute nei resoconti sui giornali sul modus operandi di Di Fazio. Prima l'offerta di un lavoro o di uno stage, poi l'invito nel bell'appartamento in zona Vincenzo Monti, la perdita di conoscenza dovuta a dosi massicce di tranquillanti mischiati alle bevande, gli abusi sessuali, le foto intime rubate e conservate nel cellulare dell'uomo come un trofeo. Tra l'altro alcune delle 54 immagini finite agli atti appartengono proprio alle studentesse ascoltate. Se la 21enne che ha denunciato per prima ha detto di essere rimasta in casa del manager dal pomeriggio del 26 marzo fino a tarda notte, almeno due delle altre hanno detto agli inquirenti di essere state in balia del 50enne, sotto benzodiazepine, «per giorni» o addirittura «per settimane».

Ma i carabinieri e la Procura, che hanno allargato le indagini a una possibile rete di complici che aiutavano l'indagato a scegliere e agganciare le donne, sono convinti che le vittime di quello se sembra sempre di più un predatore seriale siano più di cinque o sei. Le prime violenze di Di Fazio risalirebbero a ben dieci anni fa e la prima ad essere abusata sarebbe stata l'ex moglie. La donna lo aveva denunciato per maltrattamenti. Il Procedimento fu archiviato, ma ora il fascicolo è stato ripreso in mano dai pm che sentiranno la ex signora Di Fazio nei prossimi giorni. C'è poi un ulteriore filone d'inchiesta, quello patrimoniale, affidato al pm Pasquale Addesso. Nel mirino è finita la sua irresistibile ascesa imprenditoriale. Dieci anni fa le sue società di allora erano in grosse difficoltà economiche e lui abitava con i genitori in un modesto appartamento in periferia. Ed era ricorso a un prestito di 40mila euro con tassi da usura da uomini legati alla 'ndrangheta. Oggi la sua Global Farma, nata in piena pandemia ad aprile 2020, fattura milioni di euro, Di Fazio abita con la madre in un ampio appartamento in una zona signorile, con Audi e Maserati in garage, e il 50enne girava con l'autista. Nelle indagini inoltre è entrata in scena la Dda. A verbale infine ci sono le dichiarazioni del fidanzato della bocconiana. Il ragazzo il 26 marzo si è preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con la 21enne. Il giorno dopo l'ha trovata a casa in stato catatonico e ha chiamato Di Fazio chiedendo spiegazioni. Il manager ha risposto che aveva sbagliato numero. Ma il giovane poi ha ricevuto la telefonata di un uomo con accento meridionale che lo minacciava di morte, facendo riferimento a Di Fazio.

È stato accertato che la chiamata è effettivamente arrivata.

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