"Il caso Garofani? La vicenda è chiusa. C'è stato un chiarimento ulteriore rispetto al necessario tra la premier e Mattarella. Ma mi ha fatto sorridere che gli stessi che rivendicano il diritto di mandare in onda filmati di minorenni o pubblicare chat private dicano che è sconveniente riportare frasi dette in un contesto privato. L'ipocrisia palese della stampa di sinistra è uno dei principali aiuti al nostro consenso".
Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Attuazione del programma, intervistato dal direttore di Libero Mario Sechi all'evento promosso dal quotidiano fondato da Vittorio Feltri, affronta una lunga serie di temi politici, istituzionali e di attualità.
La legge elettorale, ad esempio. Per il sottosegretario "serve un sistema che duri nel tempo: immaginiamo un proporzionale con premio di maggioranza e indicazione del premier, la formula più trasparente anche per chi non segue la politica".
Non manca un passaggio sulla querelle che lo vede contrapposto al conduttore di Report, Sigfrido Ranucci: "Abbiamo un importante giornalista che va al Parlamento europeo e dichiara che io ho attivato i servizi segreti per farlo seguire. È un reato chiaro. Perché Ranucci non è andato in procura a denunciarmi? E perché la procura non si è attivata? A questo punto attivo una mediazione, gli chiedo i danni se non rettifica. Se dici che Fazzolari ha attivato i servizi segreti hai una prova? Credo che questa situazione abbia superato i confini della realtà".
Sul versante economico, Fazzolari difende i risultati dell'esecutivo: "La stabilità di governo porta vantaggi concreti: rating, titoli di Stato, accordi commerciali". Ricorda che all'insediamento "i nostri titoli erano poco più che spazzatura", mentre oggi "gli investitori percepiscono che i soldi affidati allo Stato italiano sono al sicuro. A un amico che ha soldi da investire posso finalmente dire che può comprare titoli italiani e dormire tranquillo".
Rivendica poi le scelte fatte con le quattro leggi di bilancio della legislatura: "Siamo intervenuti con forza sulle fasce medio-basse, dal cuneo fiscale alle aliquote Irpef. Ora, con la quarta legge, aggiungiamo misure anche per il ceto medio".
Tra i temi di attualità affrontati, quello della famiglia del bosco: "I bambini stavano molto meglio di molti altri coetanei. Vediamo situazioni ben più estreme accattonaggio, piccoli furti, degrado dei campi rom e si è sempre ritenuto che fosse peggio separarli dalla famiglia. È una deriva pericolosa: se lo Stato entra nel merito in casi del genere, può arrivare a giudicare molte altre situazioni familiari".
Sull'Ucraina, Fazzolari auspica che il piano americano emendato dagli europei "possa portare a un accordo di buonsenso", magari passando dal congelamento della linea del fronte. Riconosce inoltre "il grande ruolo dell'Italia", grazie alla "leadership di Meloni e all'impegno del presidente Mattarella", decisivi nei primi mesi del conflitto, quando l'Europa appariva esitante. Il piano di pace resta complesso, osserva, perché "la grande difficoltà è che Putin deve trovare un accordo di pace che gli consenta di salvare la faccia".
Quanto alle regionali, il sottosegretario esclude scossoni per la maggioranza: "La sinistra conferma
le sue roccaforti, ma il consenso del centrodestra resta stabile. FdI cresce rispetto alle precedenti regionali, anche senza Meloni candidata". Un segnale di una coalizione "coesa e capace di produrre risultati concreti".