Il super contadino è di Cuneo "La mia palestra sono i campi"

In tre ore spacca 40 quintali di legna, nessuno è più rapido a vangare la terra, non teme la solitudine. Ma...

Il super contadino è di Cuneo "La mia palestra sono i campi"

«Sono il contadino dei record ed il mio segreto è mangiare solo quello che coltivo con le mie mani nella mia terra». É soddisfatto e non lo nasconde, Maurizio Paschetta, 32 anni, allevatore di Saluzzo in provincia di Cuneo , per sette volte campione del mondo per aver battuto i più singolari primati assoluti in agricoltura: in due minuti ha munto 4,5 litri di latte, ha pigiato coi piedi 23 quintali di uva facendo sgrondare 675 litri di mosto, in tre ore ha spaccato 40 quintali e 20 chili di legna, ha impilato 169 balle di fieno e ha raccolto 3,6 chili di tartufi. Fino all'ultimo traguardo, il più lungo e il più faticoso, battuto nei giorni scorsi, vangando a mano, per 24 ore, più di duecento metri quadrati di terreno 324 per essere precisi - battendo così il record conquistato nel 1975 dal cinese Zhang Xiaoming a Ürümqi. «La prova questa volta è stata durissima spiega Paschetta non solo perché il terreno era molto asciutto e pieno di erbe infestanti e pietre ma soprattutto perché ho dovuto affrontare degli sbalzi termici molto pesanti. Di giorno ho vangato ad oltre trenta gradi, mentre la sera la temperatura è scesa fin sotto i dieci gradi e per non raffreddare i muscoli non solo ho dovuto vestirmi di più ma anche fermarmi spesso per coprirmi con una coperta. Ha giocato a mio favore una buona preparazione: grazie al coach Fabio Sampò sono riuscito a mantenere un ritmo costante e conservare le energie per lo sprint finale». Jeans attillati e camicia a quadretti neri e blu con le maniche che tirano sui bicipiti, il segreto del recordman Paschetta è la necessità di doversi allenare ogni giorno, con la sveglia che suona con il canto del gallo e termina, se tutto va bene, al tramonto. Avendo un'azienda agricola, con oltre 200 capi di bestiame e campi da coltivare, non passa giorno in cui il «Natural Boy», come è stato soprannominato per i suoi primati eccezionali, non munga le sue mucche, ari i campi oppure raccolga frutta o verdura. Paschetta destreggia il rastrello come Maradona faceva con il pallone, senza tralasciare un'alimentazione studiata appositamente per lui. «Oltre a sali minerali e barrette energetiche che mangio durante i record svela Paschetta - quando mi siedo a tavola mangio di tutto e anche tanto. Spesso non mi faccio mancare neppure il vino. Ma il segreto è la provenienza del cibo, ossia il mio orto sotto casa. Proteine e carboidrati che diventano un tripudio di sapori e gusti che sono fondamentali per nutrire i miei muscoli ma anche la mia mente». Oltre a superare i record agresti, questo ragazzone dal viso abbronzato dal sole, ha come obiettivo quello di «tramandare alle nuove generazioni i saperi del mondo agricolo». Una passione, quella di sfidare i record legati alla natura, che è nata quattro anni fa, davanti alla tv, guardando la trasmissione Lo show dei record. «In quelle persone percepivo una forte passione e una grande volontà di superare i propri limiti. Così ho trasformato il lavoro che amo in una prova di resistenza e di coraggio e il mio terreno da coltivare in una grande palestra a cielo aperto».

Troppo impegnato tra zappe e trattori, il temerario Paschetta lamenta solo la mancanza di una compagna. Quindi il contadino cerca moglie? «Non ancora assicura sorridendo per coltivare la terra e vivere in mezzo alla natura bisogna non aver paura della solitudine e soprattutto della fatica».

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