Superati gli undici milioni di casi nel mondo. In Spagna 200mila persone in quarantena

Lockdown in Catalogna, chiude anche l'Australia. Boom di casi in India

Superati gli undici milioni di casi nel mondo. In Spagna 200mila persone in quarantena

Superato anche il tetto degli undicimila casi, con i morti arrivati a quota 525.400. Nel mondo continua l'avanzata del coronavirus, con alcuni Paesi come gli Stati Uniti, il Brasile e la Russia che faticano ad uscire dall'emergenza e altri, come la Spagna e l'Australia, che invece ne era uscita già alla fine di aprile, alle prese con focolai che preoccupano e portano a nuove chiusure.

Nel paese iberico, dove il Covid ha fatto 28mila morti, si tratta delle prime restrizioni dalla fine dello stato di emergenza dichiarato lo scorso 21 giugno. L'allarme è scattato in Catalogna, a Segrià, una contea vicino alla città nordorientale di Lleida. Qui oltre 200mila persone sono state messe in isolamento dopo che venerdì le autorità sanitarie regionali avevano registrato 60 nuovi contagi in 24 ore, portando ad oltre quattromila il numero totale di infezioni nella regione. I nuovi focolai sono collegati ai lavoratori agricoli della zona rurale.

Il virus torna a preoccupare anche l'Australia. Finora l'epidemia era stata tenuta sotto controllo (8.362 casi e 104 morti), invece per qualche ragione non ancora del tutto chiarita - ma che qualcuno ha collegato a storie di sesso tra le guardie di sicurezza di un hotel a 5 stelle di Melbourne dove venivano tenuti in quarantena quanti rientravano da viaggi all'estero e gli ospiti che dovevano essere tenuti in rigido isolamento - è riesplosa. Di fronte alla ripresa dei contagi sono stati confinati gli abitanti di nove edifici residenziali della città sulla costa sud-orientale: circa tremila persone non potranno uscire per nessuna ragione nei prossimi cinque giorni. In due quartieri sono stati trovati almeno 23 casi di contagio e comunque l'intero Stato di Vittoria ha registrato venerdì 108 nuove infezioni, la secondo giornata peggiore dall'inizio dell'epidemia. Le restrizioni riguardano dodici quartieri della città, ai cui abitanti è stato chiesto di uscire soltanto per andare al lavoro, a scuola, per fare sport, per motivi sanitari e per acquistare beni essenziali.

Altri numeri preoccupanti arrivano dall'India che con 22.771 positivi nelle 24 ore registra un nuovo picco giornaliero. Con 648.315 casi in totale e 18.655 morti il paese asiatico è al quarto posto nel mondo dietro Stati Uniti, Brasile e Russia (dove il numero di morti per Covid ha superato la soglia di 10mila).

Nonostante il suo sia il secondo paese più colpito dal Covid (con quasi 1,5 milioni di casi), il presidente brasiliano Jair Bolsonaro continua a considerare l'infezione niente più che «un'influenza», tanto da aver modificato una legge sull'uso obbligatorio delle mascherine cancellando i passaggi in cui si imponeva di portarla in negozi, chiese e nelle scuole.

Veti che adesso passeranno al vaglio del Congresso. Gli ultimi mille contagi in Brasile si sono registrati in due impianti di lavorazione della carne nello stato del Mato Grosso. La direzione ha avviato test di massa per i dipendenti.

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