Il mercato edilizio, già alle prese con un'impennata senza precedenti dei prezzi dei materiali da costruzioni, è vicino alla paralisi a causa della norma del dl Sostegni-ter che limita a una sola volta la possibilità di cedere il credito d'imposta per le ristrutturazioni. Per evitare problemi (e anche sanzioni) Poste Italiane, guidate dall'ad Matteo Del Fante ha sospeso le operazioni di sconto delle fatture, mentre Cassa Depositi e Prestiti «sta effettuando valutazioni» in merito. Nelle indagini per truffa avviate in questi giorni alcune Procure hanno, infatti, disposto il sequestro dei crediti sulla piattaforma delle Entrate nonostante la legge tuteli la buona fede degli istituti di credito.
E così, dopo le proteste di Ance, Confartigianato e Cna, ieri è stata Federcasa (l'associazione degli Iacp) a protestare. «Occorre ripristinare, nel rispetto della legge, la cessione multipla del credito perché il dl Sostegni-ter, di fatto, paralizza le misure del Superbonus 110%», si legge in una nota nella quale il presidente Riccardo Novacco «confida nella sensibilità del Parlamento affinché siano apportate le modifiche normative necessarie a ripristinare la praticabilità reale della misura». È lo stesso discorso di Assistal, l'associazione dei produttori di impianti ad alta efficienza energetica. Il dl Sostegni-ter «ha provocato la paralisi del settore e finirà per vanificare gli stessi sforzi messi in campo per la complessa partita della transizione ecologica», ha commentato il presidente Angelo Carlini sollecitando «un intervento correttivo nel più breve tempo possibile».
A invocare un decreto per eliminare gli effetti perversi del Sostegni-ter (i 60 giorni per la conversione del dl sono un tempo troppo lungo per affrontare questa nuova
emergenza; ndr) sono anche i partiti. La richiesta è stata avanzata sia dalla maggioranza con il pentastellato Riccardo Fraccaro in prima fila che l'opposizione con il vicepresidente Fdi della Camera, Fabio Rampelli (in foto).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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