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Taser, la stretta del Viminale. Salvini lo vuole pure sui treni

Da mercoledì al via la sperimentazione in 12 città. Il ministro dell'Interno: "Non può essere un'avventura viaggiare sui treni"

Taser, la stretta del Viminale. Salvini lo vuole pure sui treni

Come annunciato dal ministro dell'interno, Matteo Salvini, inizia mercoledì la sperimentazione dell'uso della pistola elettrica taser per le forze dell'ordine. Le 12 città italiane interessate sono: Milano, Torino, Genova, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Caserta, Napoli, Brindisi, Palermo, Catania.

Ma il titolare del Viminale pensa anche di allargarne l'utilizzo anche sui treni, spesso teatro di violenze e aggressioni.

Insomma, la pistola elettronica, il taser, per il leader della Lega non solo è sicura ma il suo uso dovrebbe essere "allargato" a più ambienti. "In prospettiva mi piacerebbe che fosse presente in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia. Non può essere un'avventura viaggiare sui treni", sottolinea il ministro, approfittandone per salutare la capotreno che rischiava di perdere il posto di lavoro dopo aver fatto un inusuale messaggio all'altoparlante per chiedere agli "zingari" di scendere dal convoglio.

"Bentornata a quella capotreno che ha chiesto educatamente a due zingari di non rompere le palle", ha detto Salvini. Quanto ai dubbi avanzati da Amnesty International sul taser, sul fatto che comporterebbe dei rischi per la salute, Salvini replica che "è una cosa che funziona in decine di paesi al modo, la sperimentiamo noi ma in Italia è pericolosa e anche un po' fascista. La sperimentazione inoltre parte sotto il controllo medico e scientifico". Per Salvini il taser aiuterà la polizia a lavorare meglio: "Se sparano vengono pure messi sotto inchiesta quindi con la pistola elettrica si dà una garanzia in più a loro e una sicurezza in più ai cittadini".

L'obiettivo è "far lavorare nelle migliori condizioni possibili i ragazzi e le ragazze che indossano la divisa".

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