Tav, Di Maio smorza toni. "Ma l'opera va ridiscussa"

Il vicepremier M5S tenta la mediazione sulle Grandi opere. Ma rilancia i dubbi su Tav e Tap: "Non abbiamo pregudizi, ma evitiamo gli sprechi"

Tav, Di Maio smorza toni. "Ma l'opera va ridiscussa"

"Troveremo un accordo". Luigi Di Maio tenta la mediazione nel governo sul tema delle Grandi opere che spacca le due anime dell'esecutivo.

"Non abbiamo pregiudizi come Movimento", assicura ora il vicepremier grillino, "Ma dire che dobbiamo spendere 10 miliardi per andare da Torino a Lione, quando non riusciamo ad andare da casa a scuola perchè non ci sono le strade, secondo me è uno spreco... Va ridiscussa". Poi però apre al dialogo sulla Tav: "Facciamo una cosa: invece di discutere a mezzo stampa, ci mettiamo seduti e ne discutiamo in modo da risolvere le cose".

Sul Tap invece Di Maio ha ribadito: "Lasciamo che il presidente del Consiglio insieme ai ministri interessati, tra cui me, lavorino a questo dossier e troveremo un accordo su tutto. Sono estremamente fiducioso: con Salvini ci capiamo al volo".

Nel frattempo Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti col Parlamento, tira dritto: "La linea del governo è chiara: per le grandi opere l'analisi costi-benefici è il nostro faro", dice , "Non possiamo far pagare per decenni agli italiani i costi di opere inutili, è un principio di buon senso su cui siamo d'accordo. Il progetto Tav risale a 30 anni fa, attendere 4 mesi per valutare ogni opzione mi pare ragionevole. Il nostro impegno di fronte ai cittadini resta quello di ridiscutere integralmente il progetto, la stessa Francia comprende i dubbi".

Secondo Fraccaro, "va ascoltata la volontà dei cittadini, le grandi opere non si possono certo imporre con la forza". Fra Lega e M5S su una cosa "c'è piena sintonia": "Non spenderemo mai miliardi di euro senza garantire la convenienza dell'opera".

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