Dal pericolo dei 5Stelle alla sua rivoluzione fiscale, dalla discesa in campo nel '94 alla questione femminile: Silvio Berlusconi racconta a Mattino Cinque il suo impegno politico e il suo programma per l'Italia.
E assicura unità del centrodestra. "Abbiamo stabilito con Matteo Salvini e oggi dovrei avere l'accordo con Meloni di insediare la settimana prossima il tavolo per mettere il sì definitivo sul nostro programma", ha detto il leader di Forza Italia, "Su tutte le cose più importanti abbiamo le stesse idee. Poi abbiamo diversità di linguaggio e di tono, ma sulla sostanza siamo sempre stati d’accordo su tutto".
"La situazione italiana è molto grave", spiega inoltre l'ex premier, "L’economia non si sviluppa, c’è una alta disoccupazione e un altissimo indice povertà. Davanti a tutto quel che è successo e sta succedendo, ho quindi sentito in me lo stesso senso di responsabilità del ’94". Allora - ha ricordato - il pericolo erano i comunisti. Oggi sono i grillini e il Movimento Cinque Stelle: "Sono persone che non hanno in nessun modo la possibilità di guidare il Paese e sono persone invidiose di chi ha, dei ricchi, il loro programma è una programma di pauperisti", ha attaccato il Cavaliere, "Le tasse cui pensano porterebbero alla rovina il nostro Paese. Sono persone che dipendono da un vecchio comico e da un esperto di comunicazione che impongono loro cosa dire. Sono persone invidiose, invidiano chi ha".
Non solo: si rischierebbe un governo giustizialista: "Di Maio è solo il frontman, il vero presidente del Consiglio sarebbe Piercamillo Davigo che avrebbe stabilito con Grillo il patto di mettere 8 magistrati nel governo", sottolinea Berlusconi, "Non so se questa favola sia vera ma confermo in maniera convinta che con i 5 Stelle al governo sarebbe un disastro per la classe media, gli imprenditori e tutta l'Italia".
All'Italia serve invece una rivoluzione fiscale: "Bisogna arrivare a una completa semplificazione dello Stato con una riorganizzazione scientifica di tutti i suoi apparati e le amministrazioni pubbliche", spiega il leader di Forza Italia. Che enumera anche la sua ricetta per il fisco: una flat tax "inferiore a tutte le aliquote in vigore adesso" che rende più difficile l'evasione e permette di aumentare le entrate dello Stato, abbattere le tasse e alzare le pensioni minime.
E poi c'è un altro tema caro a Berlusconi: la legge contro la violenza sulle donne.
"La sinistra al governo ha marciato nella direzione opposta rispetto a quanto fatto dal mio governo quando era ministra per le Pari opportunità Mara Carfagna", spiega, "Sono arrivati a dire che il reato per stalking poteva essere estinto pagando. Per noi la tutela delle donne è sempre stato prioritario, la sinistra l'ha tirato fuori come qualcosa da sventolare a tre mesi dalle elezioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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