Coronavirus

"Terza dose subito ai fragili e vacciniamo gli under 12"

Lo pneumologo del Gemelli: "Grazie alla protezione dei vulnerabili non rischiamo un nuovo lockdown"

"Terza dose subito ai fragili e vacciniamo gli under 12"

Il professor Luca Richeldi, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Pneumologia del Policlinico Gemelli e presidente della Società Italiana di Pneumologia, torna a sostenere l'efficacia e la sicurezza del vaccino e non risparmia una «bacchettata» alla prima cittadina di Roma, Virginia Raggi che, almeno al momento, rifiuta la profilassi.

Alla luce della situazione attuale guardando ai dati sui contagi e sulla popolazione vaccinata ritiene ci attenda un'altra stagione a rischio lockdown?

«Credo proprio di no: ormai la percentuale di persone vulnerabili protette dal vaccino è consistente e dovrebbe consentire alle strutture sanitarie di reggere il carico di quella minoranza che è rimasta indifesa e che quindi si potrebbe ammalare, anche gravemente».

Per evitare che le strutture sanitarie vadano nuovamente sotto pressione quale deve essere la quota di popolazione vaccinata?

«Purtroppo, non c'è un numero magico che ci consenta con certezza di prevedere un autunno tranquillo dal punto di vista sanitario. Intuitivamente, e sulla base dei dati disponibili nel nostro ed in altri Paesi, possiamo dire che più saranno le persone fragili protette dal vaccino, minore sarà la pressione del Covid-19 sulle nostre strutture sanitarie».

In questa ottica ritiene necessario ricorrere alla terza dose? Per tutti o solo per i fragili? Gli operatori sanitari già a fine anno vedranno «scadere» il vaccino che hanno effettuato per primi

«Immagino che i nove mesi fissati inizialmente come periodo di protezione vaccinale siano stati decisi sulla base di un principio di massima cautela. I dati scientifici che si stanno accumulando con il passare dei mesi indicano come la protezione possa permanere efficace anche per un periodo più lungo. Certamente, le persone con ridotta funzionalità del sistema immunitario dovranno essere le prime a ricevere un'eventuale terza dose di vaccino».

Per la popolazione più giovane il Comitato tecnico scientifico ha indicato come sufficiente una quota di vaccinati per la fascia 12/19 del 60%: non è troppo bassa ?

«Nel Cts siedono colleghi che certamente hanno tutte le competenze necessarie per esprimere valutazioni scientificamente molto solide. Peraltro, come detto prima, non credo che esistano soglie magiche che automaticamente ci possano fare stare del tutto tranquilli».

Molti esperti hanno aperto ai vaccini per gli under 12 anni anche se al momento non sono ancora autorizzati. Condivide questo approccio? Meglio vaccinare da 0 a 12 anni?

«Nel caso in cui le rigorose sperimentazioni in corso diano gli sperati risultati positivi in termini di efficacia e di sicurezza, non vedo perché non dovremmo proteggere anche questa fascia di popolazione: tanto più considerando le recenti notizie giunte anche da ospedali pediatrici del nostro Paese, che segnalano forme cliniche impegnative anche in età pediatrica».

Come giudica la presa di posizione di personaggi con cariche istituzionali che rifiutano il vaccino? Ultima in ordine di tempo la sindaca di Roma, Virginia Raggi che sostiene essere stata consigliata dal proprio medico.

«Sono rimasto onestamente sconcertato dalla presa di posizione della sindaca Raggi, una persona con grandi responsabilità in quanto scelta da una maggioranza di cittadini romani.

Mi permetterei di consigliare alla sindaca di cambiare medico curante, o quantomeno di sentire un altro parere: nel caso, mi metto volentieri a disposizione».

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