Politica

Torna la maledizione di An rissa sui soldi in Fondazione

Gasparri e Matteoli lasciano il cda per i contributi al convegno sulla nuova destra. Da statuto i fondi dovrebbero essere usati per la memoria storica di An

Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa
Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa

Una destra, dieci sigle e 4mila euro. Sono i numeri del convegno Una destra per la terza Repubblica , che si terrà stamattina alla Residenza di Ripetta di Roma. Siamo ai limiti dell'utopia: la riaggregazione della destra italiana, oggi sbriciolata come mai. Sono dieci infatti le formazioni, i giornali, le associazioni che si contendono l'eredità politica di An (di quella economica parleremo). Tenetevi forte e procediamo in ordine alfabetico, in sala dovrebbe esserci posto per tutti ma meglio non arrivare tardi: Azione Popolare di Silvano Moffa; Comitati Tricolore di Roberto Menia; Forumdestra, piattaforma web di dibattito; Giornale d'Italia, quotidiano online diretto da Francesco Storace; Io Sud di Adriana Poli Bortone; Mezzogiorno Nazionale di Pasquale Viespoli; Nazione Sovrana di Oreste Tofani; Nuove Prospettive di Michele Saccomanno; Prima l'Italia di Isabella Rauti; Pronti Per Il Sud di Mario Landolfi.

Una foresta di slogan che fondamentalmente si riassume in una mappa politica che va dalla Destra di Storace a Futuro e Libertà di Roberto Menia, da esponenti di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Ncd, oltre a soggetti della destra storica attualmente di difficile collocazione partitica, come Silvano Moffa, Pasquale Viespoli e Mario Landolfi. I lavori saranno suddivisi in tre tavole rotonde: alle 10 giovani amministratori dibatteranno sulle «Speranze delle nuove generazioni per la destra che verrà». Alle 11.30 un dibattito moderato dal giornalista Angelo Mellone sul «Percorso storico e valori fondanti della destra italiana dalla Prima alla Seconda Repubblica e verso il futuro». Poi alle 15 la sessione più importante, quella sull'«Identità politica e alleanze di governo per la Destra del cambiamento», moderata dal direttore de Il Tempo , Gian Marco Chiocci, e introdotta da Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1. Parteciperanno Fabrizio Di Stefano, deputato Forza Italia, Achille Totaro, deputato Fdi-An, Adolfo Urso, presidente Fondazione Farefuturo, oltre ai responsabili delle associazioni promotrici dell'evento: Storace, Landolfi, Menia, Rauti, Moffa, Poli Bortone, Viespoli, Saccomanno e Tofani.

Ad avvelenare un po' il clima del convengo la polemicuccia sui 4mila euro che la Fondazione Alleanza Nazionale ha voluto devolvere all'organizzazione del convegno. Si tratta di una cifra modestissima, niente rispetto ai 200 milioni del patrimonio della fondazione. Ma a qualcuno non è piaciuto che si sia chiuso un occhio su un particolare: lo statuto di An autorizza il sostegno soltanto a iniziative destinate al mantenimento della memoria storica di An. Quindi non questa.

Ad aizzare la polemica Maurizio Gasparri, che ha imposto la discussione del tema nel consiglio di amministrazione della fondazione svoltosi qualche giorno fa, ottenendo criteri più rigorosi nell'erogazione di contributi, che dovrebbero comunque passare attraverso un comitato ristretto istituito all'interno dello stesso Cda. Ma i 4mila euro al convegno di oggi sono rimasti, ciò che ha indotto Gasparri (ma anche Altero Matteoli) ad abbandonare il Cda e a minacciare ritorsioni: «Chiederemo conto di tutto, a partire dal bilancio preventivo che doveva essere approvato, proseguendo con la gestione degli immobili, che in molti casi sono stati trasformati in sedi di partito senza che nessuno paghi l'affitto».

La maledizione di An continua.

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