Toscana batte Piemonte nel derby dei grandi vini

Per la guida 2016 del «Gambero Rosso» la regione centrale supera 79-75 la grande rivale nella lista delle etichette di maggiore qualità

N ell'Italia del vino che quest'anno supera la Francia nell'annoso e un po' stucchevole derby della produzione (48,8 milioni d'ettolitri per noi, 46,45 milioni per i cugini che «si inca...no» e 36,6 per la Spagna eterna terza), c'è la Toscana davanti al Piemonte nell'altrettanto tradizionale sfida della qualità delle guide d'autunno. Nella guida «Vini d'Italia 2016» del Gambero Rosso (giunta alla edizione numero 29 e presentata ieri a Roma alla regione del Chianti, del Brunello e di Bolgheri va il record di «tre bicchieri», vale a dire delle etichette con il massimo punteggio: 79 contro i 75 della terra del Nebbiolo. Seguono in classifica le grandi regioni vinicole del Nord-Est (Veneto 36, Alto Adige 27 e Friuli-Venezia Giulia 24, con il Trentino più dietro a 10). Da notare che sono ben 80 i «tre bicchieri» verdi, ovvero prodotti da vigneti in coltura biologica o biodinamica. E che, soprattutto, sono 111 - vale a dire più del 26 per cento - i «tre bicchieri» sotto i 15 euro a bottiglia.

Nord-Ovest

Sono 109 i vini top provenienti da questa macro-area: domina il Piemonte, con ben 75 «tre bicchieri», dei quali addirittura 35 Barolo, il vino più premiato dell'anno, e anche 9 Barbaresco e 8 Barbera. Spicca il premio per il viticoltore dell'anno, Giulio Grasso di Ca' del Baio, nel Barbaresco. Segue la Lombardia con 22 «tre bicchieri»: si tratta di una regione ormai dominata dalla produzione spumantistica, con ben 14 etichette, delle quali 9 dalla Franciacorta. E dalla Franciacorta arriva anche la bollicina italiana dell'anno, il Dosage Zero Noir Vintage Collection Riserva 2006 di Ca' del Bosco. Sei vini valdostani al top, tra cui tre bianchi, due rossi e il vino dolce dell'anno, lo Chambave Moscato Passito Prieuré 2013 della Crotta di Vegneron. E sei anche i «tre bicchieri» della Liguria, tra i quali cinque di bianco.

Nord-Est

Una macro-area sempre più in evidenza, con un totale di 97 «tre bicchieri». Primeggia il Veneto, che da tempo è la terza regione più premiata d'Italia, con 36 etichette top, per lo più dalla Valpolicella (15 vini), dal Soave (7) e dalle terre del Prosecco. C'è anche la cantina dell'anno, Allegrini. Con 27 «tre bicchieri» si conferma ai vertici italiani. Naturalmente spiccano i bianchi, ben 17, con un grande rilancio del Pinot Bianco. Tra i rossi (9), ben quattro esemplari di Lagrein. Vince anche il premio per la viticoltura sostenibile, che va alla cantina a Manincor. Ottima anche la performance del Friuli-Venezia Giulia, con 24 «tre bicchieri», tra i quali il bianco dell'anno, il Collio Friulano 2014 di Schiopetto. E infine il Trentino, che viene tenuto su dalla sua produzione spumantistica; dei 10 vini top ben sette sono «bollicine» griffate Trento doc.

Centro

Sono 127 i «tre bicchieri». Domina naturalmente la Toscana che collezione 79 etichette top, tra le quali ben 18 esemplari di Brunello di Montalcino edizione 2010. È toscana anche la cantina emergente Guado al Melo, nel Bolgherese. Ottima la performance delle Marche, con 19 «tre bicchieri», dei quali 10 campioni di Verdicchio, tra i bianchi italiani in maggiore spolvero. Cresce anche l'Emilia-Romagna, con ben 12 «tre bicchieri»: quattro etichette di Lambrusco di Sorbara e 6 di Romagna Sangiovese. Dieci le etichette umbre, con ben sette Sagrantino di Montefalco e qualche segnale di vita anche dal Lazio, la regione eterna bella addormentata: sette vini eccellenti, dei quali ben 5 bianchi (due Grechetto, un Frascati, un Bellone e un blend.

Sud

Cinquantacinque i «tre bicchieri» meridionali. La migliore prestazione è quella della Campania, con 21 etichette di eccellenza, tra i quali il vino con il miglio rapporto qualità-prezzo, la Falanghina del Sannio Svelato 2014 di Terre Stregate. Seguono l'Abruzzo, sostenuto dal grande Montepulciano, che si intesta 11 «tre bicchieri» su un totale di 14; e la Puglia, con 13 vini dell'eccellenza, con una grande prevalenza di vini a base Primitivo, ben sette. Tre le etichette di eccellenza della Basilicata (tutti Aglianico del Vulture), tre quelle calabresi (due dal comprensorio del Cirò) e una sola molisana, il Molise Rosso Don Luigi Riserva 2012 di Di Majo Norante.

Isole

Ben 33 «tre bicchieri»: 20 dalla

Sicilia, tra i quali sei Etna (cinque rossi e un bianco): tra essi c'è il rosso assoluto dell'anno, il magnifico Vigna Barbagalli 2012 di Pietradolce. Tredici invece le etichette sarde, con ben 5 Vermentino, quattro di Gallura.

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