Da Toti all'asse Salvini-Meloni, il "club degli scettici" su Parisi

Il dibattito nel centrodestra tra dubbi e incontri alternativi

Da Toti all'asse Salvini-Meloni, il "club degli scettici" su Parisi

Roma Mosse e contromosse, affondi, parate e stoccate, repliche affilate nel merito e nel metodo. Ma anche attivismo politico e manifestazioni politiche pensate per dimostrare che Forza Italia non è all'anno zero e la nuova stagione di Stefano Parisi non potrà e non dovrà significare l'azzeramento di quanto Il partito azzurro ha costruito finora.

È ormai scattato il countdown verso la convention nella quale il manager scelto da Silvio Berlusconi esporrà la sua idea di centrodestra e si candiderà alla leadership dell'area dei moderati. Le resistenze al suo tentativo, però, sono ben visibili e il club degli scettici, dei contrari al «Papa straniero» e alla scelta dell'uomo solo al comando è ben definito. Un tam tam che si è sviluppato alla luce del sole in una dialettica da partito tradizionale, sia pure senza mai trascendere in toni esasperati.

Gli appunti e le critiche a Parisi si concentrano sulla presunta volontà di riportare dentro l'alveo di centrodestra coloro che, eletti con il PdL e dopo essere stati conquistati dalla stagione renziana ora danno segnali di insofferenza. Oppure si manifestano attraverso aperte dichiarazioni di scetticismo rispetto alle possibili capacità taumaturgiche dell'ex direttore generale di Confindustria. L'elenco di coloro che non nascondono i loro dubbi comprende alcuni dirigenti di primissimo piano di Piazza San Lorenzo in Lucina. Si tratta di Giovanni Toti, Paolo Romani, Renato Brunetta, Altero Matteoli, Daniela Santanchè, così come alcune perplessità - soprattutto sulle eventuali velleità neo-centriste del nuovo corso azzurro - vengono espresse da Maurizio Gasparri che pure ricorda quando fu lui a proporre Parisi per la guida della Rai. Matteoli sta preparando un grande convegno dal titolo «Quale centrodestra» che si potrebbe svolgere negli stessi giorni della manifestazione organizzata da Parisi a metà settembre. Non bisogna dimenticare, poi, che nel fine settimana della convention di Parisi ci sarà il grande raduno di Pontida sotto la regia di Matteo Salvini, un altro che in queste settimane ha espresso in ogni occasione utile il suo scetticismo sul potenziale dell'ex candidato del centrodestra per Milano. A Pontida non è escluso che possa essere invitato Giovanni Toti e possa crearsi una sorta di filo diretto polemico tra il cosiddetto «asse del Nord» e il nuovo modello che Parisi esporrà dal palco milanese. Un primo termometro del clima che si respira dentro Forza Italia sarà fornito dalla consueta kermesse giovanile organizzata da Gasparri.

Qui gli inviti sono stati recapitati soltanto a iscritti del partito - e Parisi non è un tesserato azzurro - ma inevitabilmente il manager diventerà un convitato di pietra anche dell'appuntamento che riaprirà ufficialmente la stagione politica del centrodestra.

FdF

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