Vince il Pd, che corre da solo. Ma perde il Pd, perché il quorum del 50% non si è visto neppure col cannocchiale: affluenza definitiva 26,75%. E quindi Trapani sarà commissariata e dovrà tornare alle urne. Si sono concluse secondo copione queste amministrative che entreranno negli annali per colpi di scena e anomalie. Pietro Savona, il candidato Pd rimasto solo al ballottaggio dopo che il suo sfidante, l'ex sindaco Girolamo Fazio, si è fatto decadere non presentando la lista degli assessori, non ce l'ha fatta. I trapanesi hanno seguito gli appelli al non voto, o forse hanno deciso di non partecipare a elezioni farsa. Ergo tutto da rifare, con il paradosso di un Consiglio comunale eletto a primo turno che si insedierà. Chi ha vinto davvero, a Trapani, è la procura, entrata a gamba tesa sui candidati del centrodestra. Fazio, ex sindaco candidato con liste civiche, è stato arrestato per corruzione in piena campagna elettorale.
E nonostante la scarcerazione (impugnata) ha mollato ma non ufficialmente per non fare rientrare in pista il candidato del centrodestra, il senatore Antonio d'Alì, su cui pende una richiesta di obbligo di dimora dei pm per collusioni mafiose. MtC
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