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Travaglio asfalta Di Maio: "Infantile e inadeguato"

Secondo Marco Travaglio, la replica di Luigi Di Maio al presidente della Bce, Mario Draghi, “non è degna di un vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo” e denota "infantilismo e di inadeguatezza”

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Marco Travaglio all’attacco di Luigi Di Maio. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, la replica al presidente della Bce, Mario Draghi, “non è degna di un vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo” e “denota una buona dose di infantilismo e di inadeguatezza”. “Ma neppure di un leader politico che dovrebbe essere sintonizzato con i cittadini o, quantomeno, con i suoi elettori”, aggiunge subito dopo Travaglio secondo cui persino gli elettori M5S o Lega temono lo spread “che non accenna a calare e per le turbolenze e le speculazioni sui mercati che portano con sé i guai delle banche imbottite di titoli di Stato e i declassamenti del nostro mostruoso debito pubblico”.

“Draghi, - sottolinea ulteriormente Travaglio - oltre a essere uno dei più autorevoli e stimati personaggi che vanti oggi l'Italia, non è un euroburocrate in campagna elettorale, diversamente dai vari Oettinger, Moscovici e Juncker”. Ma non solo.“Non è neppure un nemico dell'Italia, visto che – aggiunge - si è scontrato duramente con gli ultrà tedeschi, filo-tedeschi e anti-italiani allergici alle cannonate del Quantitative easing che con l'acquisto massiccio di titoli di Stato ha aiutato per cinque anni i Paesi europei più indebitati, Italia in primis”. Secondo Travaglio “se Draghi avesse voluto associarsi ai giochini ributtanti della Commissione europea per rovesciare o commissariare il governo gialloverde, non gliene sarebbero mancate le occasioni”. Il presidente della Bce, sostiene il direttore del Fatto, con le sue dichiarazioni, non ha voluto criticare la manovra ma mandare soltanto un avvertimento: “nessuno vi chiede di ritirare la manovra; potreste persino lasciarla così com' è, o quasi; purché mettiate la museruola ai vostri urlatori che regalano appigli agli speculatori salvo poi dire che parlavano a titolo personale quando ormai il danno è fatto”.

“Le commissioni Ue passano, ma gli speculatori restano, ed è meglio tenerli lontani dal nostro culo”, aggiunge ancora Travaglio secondo cui: “i 5Stelle dovrebbero cambiare linguaggio e uscire dall' infantilismo che ieri ha portato Di Maio a mandare a quel paese Draghi, cioè l' unica autorità europea che non fa campagna elettorale contro l' Italia e tenta, per quel che può, di aiutarla”.

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