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Travaglio spara a zero: "Renzi è un caso umano, un mitomane molesto"

Il direttore del Fatto Quotidiano attacca duramente il leader di Italia Viva: "È una persona chiaramente non in sé…"

Travaglio spara a zero: "Renzi è un caso umano, un mitomane molesto"

L'"antipatia" di Marco Travaglio nei confronti di Matteo Renzi è cosa nota. Il direttore de Il Fatto Quotidiano si è più volte espresso duramente nei confronti dell’ex premier e segretario Pd, sia con editoriali al fulmicotone, sia con interventi televisivi piuttosto caustici.

Ieri sera, forse, si è superato ed è andato un po’ oltre, attaccando sul personale il fondatore e leader di Italia Viva. Ospite in collegamento del salotto televisivo di Otto e mezzo, il programma di approfondimento politici condotto da Lilli Gruber, il giornalista ha sparato a zero sull’ex rottamatore: "La sua è una forma di mitomania molesta, che probabilmente risale a fattori prepolitici, clinici, che andrebbero studiati da specialisti. Probabilmente vuole farci pagare colpe ataviche, non so se lo prendevano in giro da bambino, non so sennò se vuole farci pagare il fatto che gli italiani non lo hanno capito e bocciato più volte, che il mondo non comprende il suo genio…".

Il direttore del Fatto è solo all’inizio della sua invettiva contro Renzi e prosegue così: "Sta di fatto che lo spettacolo penoso di ieri sera (l’ospitata di Renzi a Porta a Porta, ndr), denota secondo me una svolta che non può essere nemmeno definita una show: è penosa. Secondo me per l’igiene della politica bisognerebbe cominciare a fare una sorta di silenzio stampa, una moratoria, nel continuare a mettere il microfono davanti a una persona che chiaramente non è in sé…". Ma a fiera dell’insulto non termina qui, perché il saggista continua nella sua "analisi": "Renzi ha appiccato il fuoco al governo Letta e lo ha fatto cadere, poi ha silurato se stesso, ora sta cercando di silurare Conte, e ieri ha proposto una soluzione per rafforzare il premier, eleggendolo direttamente, cosa che non accade in nessun Paese del mondo tranne che in Israele…". Quindi, ancora: "Voleva abolire la prescrizione e adesso vuole sfiduciare il ministro Bonafede che l’ha in parte abolita. Diffida l’attuale maggioranza dal cercarne altre, ma lui stesso ne ha proposte altre col centrodestra – che non se l’è filato di pezza – per fare il sindaco d’Italia: non si capisce nemmeno di che cosa stia parlando. E per fare una cosa del genere dovrebbe cambiare venti o trenta articoli della Costituzione. Il tutto in una situazione nella quale non si riesce a far passare neanche le leggi ordinarie, figuriamoci quelle costituzionali…".

Travaglio, infine, spara gli ultimi insulti: "Insomma, bisognerebbe iniziare a trattarlo come un caso umano". E solo qui Lilli Gruber interviene seppur timidamente dicendo "Allora…", ma Marco Travaglio termina l’intervento con le seguenti parole: "Dovremmo dirgli ‘Va bene, quando fai cadere il governo avvertici, ma per il momento ci hai stufato’.

Fa ricatti al governo, lui che dice sempre il contrario degli altri a prescindere, contraddicendo quotidianamente stesso e tutta la sua storia…".

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