Il torrente che si ingrossa rapidamente, fino a trasformarsi in un nemico insormontabile. Che incalza, non lascia scampo, travolge, uccide. Ieri otto escursionisti, quattro uomini e quattro donne, sono morti dopo essere stati sorpresi nelle Gole del Raganello a Civita, in provincia di Cosenza, dalla piena del torrente. Un tragico bilancio che conta anche cinque feriti.
Una giornata di vacanza nel Parco Nazionale del Pollino, caratterizzato da panorami mozzafiato, gole e canyon, si è trasformata in una trappola mortale per un gruppo di persone, che stava partecipando a una visita guidata all'interno dell'area. La dinamica è ancora da ricostruire, ma si sa che le piogge, che hanno flagellato la zona, hanno provocato l'ingrossamento del letto del torrente a monte, in territorio del comune di San Lorenzo Bellizzi. Così in mattinata il muro d'acqua si è riversato su una ventina di persone, che stavano facendo torrentismo, e sono rimaste bloccate in una fenditura. Qualcuna è riuscita a mettersi in salvo, ma per otto di loro non c'è stato nulla da fare.
Subito è scattato l'allarme e la macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente, perché quell'area naturale protetta, che si estende per 1600 ettari, è presa d'assalto d'estate da escursionisti e amanti del rafting. Sul posto sono giunti gli operatori del soccorso speleo fluviale dei vigili del fuoco di Cosenza e Castrovillari, i carabinieri forestali, alcune unità del soccorso alpino, mentre l'area veniva perlustrata dall'alto da un elicottero del Comando di Salerno, alla ricerca dei dispersi, tra i quali una guida locale, che aveva accompagnato il gruppo. Ventitré persone sono state recuperate sotto gli occhi del sindaco di Civita, Alessandro Tocci, che seguiva le operazioni dal Ponte del Diavolo, mentre il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, coordinava le operazioni di soccorso. Ma il bilancio delle vittime è salito di ora in ora. Il corpo di una ragazza 24enne di Trebisacce è stato recuperato per primo, mentre non è stato così facile raggiungere gli altri.
Tra i cinque feriti, trasportati in ospedale a Cosenza, anche un bimbo e una bambina di 9 anni, trasferiti in elicottero e ricoverati per ipotermia. Ancora cinque i dispersi. «È una immane tragedia - ha raccontato il proprietario del B&B La Locanda di Civita -. I nostri ospiti per fortuna erano già rientrati dall'escursione. Speriamo che il bilancio non peggiori. Non si sa il numero dei dispersi perché oltre ai turisti che si muovono con le guide, in molti si avventurano da soli. In condizioni meteo normali il percorso alle Gole del Raganello lo possono fare anche i bambini ma oggi (ieri per chi legge, ndr.) c'è stato un forte temporale in alta quota, dove nasce il torrente. Gli anziani mi hanno detto che ha fatto tanta acqua come non se ne vedeva da 50 anni e nel giro di una mezz'ora il livello del torrente è cresciuto a dismisura». In serata sono arrivate delle torri faro, per illuminare la zona alla ricerca di eventuali superstiti.
Il gruppo speleologico invece si è organizzato per risalire il corso del torrente, perché ci sono anfratti e speroni sui quali potrebbero aver trovato rifugio alcuni escursionisti. «È un territorio molto impervio - ha sottolineato Tansi - ci sono fenditure molte strette nelle rocce, quindi i soccorsi non sono agevoli».
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