Trecce e miniabiti in pelle Lo show di Philipp Plein è una sexy passerella

da 7 milioni di dollari Fenty for Puma by Rihanna trasforma la caserma di Park Avenue in una spiaggia di dune rosa. Alexander Wang fa sfilare le sue modelle sulle strade di Brooklyn

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New York «Benvenuti alla seconda sfilata newyorkese di questo marchio che è diventato un mostro fuori controllo» dice Philipp Plein ai suoi invitati nella Hammerstein Ballrom, il teatro di Manhatthan dove si svolge lo show più sexy e costoso del mondo. Lo stilista-imprenditore tedesco ha speso qualcosa come sette milioni di dollari per presentare le collezioni uomo e donna della prossima estate. Pare che la fattura della security sia stata pesantissima, ma non ci sono stati incidenti e il rischio era molto alto con 3000 persone dentro, 2000 fuori e una capacità massima di 2500 posti a sedere. Il salone principale è stato per altro trasformato in una copia del Crazy Horse di Parigi con i tavolini illuminati da ammiccanti abat-jour in perline rosse e i camerieri che servono a ciclo continuo cheeseburger logati e flute di champagne. Il logo PP compare anche sulle batterie supplementari messe a disposizione degli ospiti che vogliono postare le immagini dello show e, vista l'ora, tarda hanno il telefono scarico.

Lo show comincia con un'esibizione di Burlesque dell'inossidabile Dita Von Teese. Dopo lo spogliarello di rito la diva si tuffa nella solita gigantesca coppa di cristallo da cui occhieggia il suo magnifico corpo seminudo. Bella come poche, Dita regge a fatica il confronto con gli ultracorpi di modelle e modelli scelti per interpretare la favola per adulti che ha ispirato Philipp Plein. «Good gone bad» recita infatti l'invito con un'insolita Alice nel Paese delle meraviglie legata e imbavagliata da una pallina in caucciù. Le ragazze con trecce chilometriche stile Rapunzel sono tutte vestite (se così si può dire) da una lussuosa imbragatura in pelle per bondage sul miniabito a T shirt. I maschi esibiscono tartarughe ai confini della realtà e non solo quelle nei jeans fascianti oltre ogni dire. Tutti sfilano sulla musica eseguita dal vivo dal rapper Future e poi c'è un concerto improvvisato di Nicki Minaij: roba da sballo. Del resto l'estrema spettacolarizzazione è una caratteristica di certe sfilate.

La collezione Fenty for Puma by Rihanna viene presentata nella caserma di Park Avenue trasformata per una sera in un'incredibile spiaggia di dune rosa su cui fanno dei salti spaventosi dei motociclisti di rara bravura. Le modelle e Rihanna scendono dalle moto e sfilano con le belle tute zippate disegnate per mancanza di prove dalla popstar. Alexander Wang trascina invece il suo pubblico a Brooklyn dopo lo show di Plein: un orario proibitivo e per di più tocca stare in piedi nel piazzale battuto dal vento dell'Hudson. La collezione però è bellissima, nel suo caso lo spettacolo è ridotto alle modelle che escono dal classico autobus americano e sfilano per strada con questi capi strepitosi che coprono e scoprono il corpo in modo nuovo. Da Custo Barcelona il concetto è lo stesso declinato però alla maniera dell'irresistibile designer spagnolo: con ottimismo, color power e un uso sapiente di diversi materiali. «Oggi bisogna essere bionici per resistere a tutto, pensate a quel che è appena successo nella mia città» dice poco prima di far sfilare una deliziosa collezione battezzata «call me tomorrow perché» parla di futuro, di un domani che è già qua. Jeremy Scott festeggia i suoi 20 di carriera in passerella con le donne più belle del mondo vestite come tante sciroccate con la felpa che diventa gonna e le Doc Martins in pitone anche sotto le fragili sottane a matita in nylon trasparente.

Miley Cyrus è una bambolina che fa «sì, sì, sìii, sì» tutta vestita in rosa bubble gum mentre le top model tipo Gigi e Bella Hadid tolgono il fiato con i loro corpi sensazionali pienamente rivelati dagli abiti gioiello.

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