Trema il Giglio magico: consulenze d'oro al fratello della Boschi?

Un'inchiesta de L'Espresso sul crac del colosso del cemento Condotte porta alla luce presunti legami tra l'azienda ed il Giglio magico di Renzi. Dalle carte emergerebbe una maxi consulenza per il fratello di Maria Elena Boschi

Trema il Giglio magico: consulenze d'oro al fratello della Boschi?

Per ora non ci sono ancora indagati, ma l'inchiesta della procura di Roma sul crac di Condotte, il terzo colosso del cemento italiano ormai destinato al fallimento, rischia di coinvolgere - anche se indirettamente - alcuni personaggi di spicco della scena politica italiana. Secondo L'Espresso, a tremare sarebbe niente meno che il Giglio magico che ruota attorno all'ex premier Matteo Renzi.

Le carte svelate dal giornalista Emiliano Fittipaldi puntano il dito contro due soggetti in particolare, Emanuele Boschi e Alberto Bianchi. Il primo è fratello dell'ex ministro Maria Elena Boschi, il secondo ex presidente della fondazione Open, organizzatrice delle varie edizioni della Leopolda. Entrambi, seppure in forme diverse, avrebbero beneficiato di somme importanti, di dubbia giustificazione dato lo stato di crisi che, negli ultimi tempi, ha caratterizzato l'azienda oggi posta in amministrazione straordinaria. I fatti riportati da L'Espresso si riferiscono al biennio 2016 (governo Renzi in carica) e 2018. In questo lasso di tempo Boschi e Bianchi hanno ottenuto entrambi due contratti di consulenza da due controllate di Condotte: Inso - che ha firmato il contratto con Boschi attraverso lo studio legale BL, tra i cui partner c'è anche il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi - e Nodavia spa. Ovvero - scrive Fittipaldi - le due società che stanno lavorando alla realizzazione della nuova Tav di Firenze e che, secondo i nuovi commissari, hanno contribuito "in maniera significativa" al crac dell'impero, i cui cantieri sono fermi in attesa dei soldi dello Stato.

Ed è proprio lo stato in cui versano da tempo i conti del gruppo a insospettire gli inquirenti. Se il contratto di Bianchi viene firmato nel 2016, quando la situazione non è ancora così grave, la consulenza al fratello dell'ex ministro Boschi arriva due anni dopo. Quando la crisi è drammatica e gli operai protestano e - scioperano - perché non prendono lo stipendio. Per Boschi junior, invece, il bonifico viene emesso con precisione svizzera. A conferirgli l'incarico sono i vertici aziendali. Ma il collegio sindacale, al momento di ratificare la decisione, non è convinto. Di qui la richiesta al cda di selezionare il consulente in una rosa di possibili candidati.

La "selezione" va avanti spedita e il 31 maggio 2018 Emanuele Boschi batte tutti i contendenti e conquista incarico e parcella. Quello stesso giorno, Maria Elena trascorre le sue ultime ore da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

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