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Trenta all'attacco sui militari. Ma la Lega "spegne" la Difesa

Il ministro accusa il Carroccio di aver detto "no" agli straordinari per "Strade Sicure". Ma arriva la replica: "Non ci risulta"

Trenta all'attacco sui militari. Ma la Lega "spegne" la Difesa

Il ministro Trenta mette nel mirino la Lega. E questa volta lo fa usando un emendamento al dl Sicurezza Bis che prevede uno stanziamento di fondi per gli straordinari per i militari impegnati nell'operazione Strade Sicure. La Trenta va all'attacco a testa bassa su facebook accusando il Carroccio di aver detto "no" all'emendamento, penalizzando così, secondo il titolare della Difesa, l'esercito. Il post pubblicato dalla Trenta ha toni molto duri: "Mi aspetto una risposta chiara. Io i miei ragazzi non li lascio soli. Io voglio una spiegazione a questa ingiustizia. Il Viminale spieghi!". Poi il ministro della Difesa rincara la dose e chiede "rispetto" per i militari impiegati nella gestione della sicurezza sul tutto il territorio italiano: "I nostri ragazzi di Strade Sicure vigilano ogni giorno per la nostra sicurezza. Sono uomini e donne che meritano rispetto. E lo ripeto: rispetto! Fanno turni stancanti, pesanti e solo una piccolissima parte di straordinari possono essergli riconosciuti. Sono 7milioni di euro, la Difesa ce li ha e io ho deciso, attraverso un emendamento al Dl Sicurezza bis, di metterli sul piatto per riconoscere a questi ragazzi quello che, più semplicemente, rappresenta un loro diritto. Se ti spacchi la schiena e lavori il doppio per la sicurezza del Paese, rischiando a volte la vita stessa, lo Stato non si può girare dall'altra parte". A questo punto va oltre e sferra un altro attacco a Salvini: "Proprio in questo momento dal Viminale, che ha competenza in materia, ci è stato comunicato che c'è l'orientamento ad esprimere parere negativo sull'emendamento, che tra l'altro ha già avuto il parere positivo di altri dicasteri dopo essere stato rivisto dal Mef".

Le parole della Trenta però non agitano la Lega che a stretto giro ha risposto alle accuse della Difesa. Come riporta l'Agi, fonti leghiste avrebbero smentito il "no" all'emendamento della Trenta afremando che non "risulta alla Lega una posizione negativa sulla vicenda". Insomma la Trenta ha attaccato il Carroccio, ma da via Bellerio è arrivata subito la risposta. Questo battibecco (l'ennesimo) segnala però i continui dissidi tra il Viminale e la Difesa che vanno avanti da tempo.

Questo è solo l'utlimo capitolo di una serie di scontri all'interno del governo che minano la stabilità dell'asse gialloverde.

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