Trovato su un tetto il corpo di Miriam: è giallo sulla morte

Non si esclude il suicidio. La chiamata: "Mamma, che faccio se tardo al lavoro?"

Miriam Oliviero
Miriam Oliviero
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Era scomparsa da tre giorni quando il suo corpo senza vita è stato ritrovato. La 24enne Miriam Oliviero era su un tetto di una casa in pieno centro a Siena, a qualche decina di metri dalla Torre del Mangia.

A trovare la ragazza sono stati i carabinieri e i vigili del fuoco, che avevano avviato le ricerche dallo scorso mercoledì. Il giorno precedente, infatti, Miriam non si era presentata al lavoro nella biblioteca comunale di Monteroni d'Arbia, dove avrebbe dovuto prendere servizio alle 15. Alle 12 la ragazza aveva pranzato a casa dei genitori, due ore dopo aveva chiamato la madre da Siena chiedendole come fare in caso di ritardo al lavoro. Da quel momento nessuna notizia. Lo strano silenzio insospettisce la famiglia, che va a controllare il suo appartamento dove vive da sola. Il suo cane, che Miriam non lascia mai solo, era lì. Parte l'allarme e scattano le ricerche. Ci sono però volute 72 ore per arrivare alla 24enne su quel tetto. Rintracciarla è stato possibile anche grazie al suo telefono cellulare che, essendo rimasto acceso e avendo continuato a squillare a vuoto, è stato geolocalizzato in piazza del Campo e nelle vie limitrofe. In quell'area si erano concentrate fin dall'inizio le ricerche, ma il corpo è stato individuato solo dopo diversi sopralluoghi e tentativi perché non era visibile semplicemente affacciandosi dalla Torre del Mangia. Poi le foto dei militari e dei vigili del fuoco, scattate da varie angolazioni, hanno permesso di individuare qualcosa su un tetto nella parte bassa della torre, a 45 metri dalla cima. Era Miriam.

Sulla morte della giovane al momento tutte le ipotesi sono state prese in considerazione, ma gli inquirenti non escludono il gesto volontario. Sotto choc la famiglia, che non sembra fosse a conoscenza di fragilità della ragazza. Nelle scorse ore i genitori della 24enne hanno ricevuto i rappresentanti dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino che hanno portato anche la solidarietà del cardinale Augusto Paolo Lojudice. Per onorare la memoria di Miriam Oliviero l'amministrazione di Monteroni d'Arbia (il piccolo paese del Senese in cui viveva la ragazza) ha deciso di esporre le bandiere del palazzo comunale a mezz'asta in segno di lutto fino al giorno dei funerali, data in cui il comune proclamerà il lutto cittadino e durante il quale verrà osservato un minuto di silenzio in concomitanza con la cerimonia funebre. "Miriam era impiegata nella biblioteca comunale, dove svolgeva il suo lavoro con passione e dedizione - spiega il sindaco Gabriele Berni -. È stata predisposta la chiusura della biblioteca anche nel giorno del funerale".

Il primo cittadino ha poi espresso "tutta la vicinanza possibile alla famiglia di Miriam, a nome di tutta la comunità che ha vissuto questi giorni con grande partecipazione". Non si conosce ancora la data delle esequie della giovane Miriam, i cui tempi sono vincolati all'esame autoptico disposto dal pm sulla salma.

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