Trump alla finale degli Us Open. L'idea di altre sanzioni a Mosca (e la guerra interna su Chicago)

Bessent: "Pronti a far crollare l'economia russa". Deportazioni, minaccia alla "Apocalypse Now"

Trump alla finale degli Us Open. L'idea di altre sanzioni a Mosca (e la guerra interna su Chicago)
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Donald Trump vuole imporre nuove sanzioni alla Russia, e gli Usa puntano a fare squadra con l'Europa per aumentare la pressione su Vladimir Putin. Sono pronto "ad una seconda fase" di sanzioni, dice il presidente americano all'indomani del massiccio attacco russo all'Ucraina con una pioggia di droni e missili che ha colpito anche la sede del governo a Kiev. Mentre il segretario al Tesoro americano Scott Bessent afferma che anche l'Unione Europea deve agire per costringere davvero Mosca a sedersi al tavolo dei negoziati. Nonostante gli sforzi di Trump per fermare i combattimenti, il raid aereo notturno del fine settimana è stato il maggiore dall'inizio dell'invasione russa del 2022: Bessent spiega che il presidente e il suo vice JD Vance hanno avuto una "telefonata molto produttiva" con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen venerdì, e che pure lui ha parlato con la leader dell'Ue. "Stiamo discutendo di cosa possono fare insieme Bruxelles e Washington - afferma con Nbc - Ma abbiamo bisogno che i nostri partner del Vecchio Continente ci seguano".

Trump - che ieri è volato a New York per assistere alla finale degli Us Open di tennis tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz - ha minacciato di penalizzare i paesi che acquistano petrolio russo, cercando di tagliare una fonte di finanziamento chiave per la guerra di Putin, ma finora ha colpito l'India solo con le cosiddette sanzioni secondarie. "Se Usa e Ue dovessero imporre ulteriori sanzioni, tariffe secondarie sui paesi che acquistano petrolio russo, l'economia di Mosca sarebbe al collasso totale. E questo porterebbe lo Zar del Cremlino al tavolo delle trattative", prosegue Bessent. A questo proposito, come conferma il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, Bruxelles invierà a Washington una delegazione per preparare nuove sanzioni congiunte contro la Russia (guidata da David O'Sullivan, l'inviato Ue per le sanzioni, scrive Politico). La scorsa settimana, Nbc ha riferito che il tycoon è diventato pessimista riguardo agli sforzi per porre fine alla guerra, sebbene abbia sentito i leader europei esortandoli a unirsi agli Stati Uniti nel fare pressione anche su Pechino per il sostegno allo sforzo bellico russo.

E lo stesso comandante in capo potrebbe incontrare il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud il mese prossimo, a margine del vertice Apec, come riferiscono fonti della Casa Bianca. L'incontro annuale del Forum di cooperazione economica Asia-Pacifico si terrà dal 31 ottobre all'1 novembre, e The Donald si starebbe preparando a recarsi a Gyeongju dopo aver ricevuto l'invito dal collega di Seul. Nel frattempo, Trump manifesta l'intenzione di organizzare il vertice G20 sotto la presidenza americana (il 14 e 15 dicembre 2026) nel suo resort di Doral, a Miami, e ha pure avanzato la proposta di accogliere negli Stati Uniti Putin e Xi, come "osservatori". Ma il tycoon è pure alle prese con le questioni interne: in un post su Truth torna a minacciare l'invio della Guardia Nazionale a Chicago comparendo in versione colonnello Bill Kilgore, il personaggio interpretato da Robert Duvall in "Apocalypse Now".

"Adoro l'odore delle deportazioni di mattina", dice il presidente parafrasando l'epica frase "Adoro l'odore del napalm al mattino". Poche ore dopo, tuttavia, spiega che "non facciamo la guerra contro Chicago, ma stiamo ripulendo le nostre città", Il governatore dell'Illinois, Jb Pritzker che attacca: "I dittatori non ci spaventano".

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