"Sono da Tso...". Renzi asfalta Conte e Di Maio così

L'affondo del leader di Italia Viva sul reddito di cittadinanza: "I 5 Stelle hanno abolito la povertà? Avrei chiuso il terrazzo e chiamato un Trattamento sanitario obbligatorio"

"Sono da Tso...". Renzi asfalta Conte e Di Maio così

"Se fossi stato a Palazzo Chigi, allora, avrei chiuso il terrazzo e chiamato il Trattamento sanitario obbligatorio". È questo l'ultimo affondo di Matteo Renzi sul reddito di cittadinanza, in riferimento all'immagine storica con i ministri grillini affacciati al balcone che avevano annunciato di aver abolità la povertà. Il rdc è sempre stato sbandierato dal Movimento 5 Stelle come uno strumento economico per aiutare i disoccupati a inserirsi nel mondo del lavoro, ma in realtà si è rivelato un fallimento sul piano delle politiche attive del lavoro.

L'affondo di Renzi

Una misura assistenzialista ma che nelle intenzioni del M5S avrebbe dovuto creare nuovi posti di lavoro. Ecco perché il leader di Italia Viva ha puntato il dito contro Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini: "Hanno fatto passare il messaggio che avrebbero abolito la povertà. Ma come si fa? Il reddito di cittadinanza è una vergogna". I tre erano i principali esponenti del governo gialloverde, che aveva dato il via libera al reddito grillino.

La lotta al reddito 5S

Sul reddito di cittadinanza si sta scatenando una vera e propria battaglia politica. Italia Viva ha fatto sapere che dal 15 giugno partirà la raccolta firme per abolire la misura che porta la firma del Movimento 5 Stelle. La tesi di fondo è la seguente: servono risorse economiche ingenti per uno strumento che non dà risultati sul fronte delle occupazioni. Ecco perché il partito di Matteo Renzi preferirebbe prevede maggiori risorse direttamente alle aziende che assumono e più soldi in busta paga.

La strada dell'abolizione del reddito di cittadinanza trova il parere favorevole anche delle forze del centrodestra. Licia Ronzulli di Forza Italia ritiene che quella del rdc sia un'idea "dannatamente pericolosa e sbagliata" perché nei fatti ha degli effetti negativi sul settore produttivo e non solo: "Mortifica il merito, le competenze, la voglia di fare figli e mettere su famiglia".

Sulla stessa linea Matteo Salvini: il leader della Lega giudica il reddito di cittadinanza come "un incentivo al lavoro nero e alla disoccupazione", motivo per cui ha chiesto di avviare al più presto una profonda rivisitazione della misura garantendola magari solo per chi non può lavorare. Per Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, il reddito di cittadinanza non risolve la condizione di povertà delle persone e contiene un messaggio sbagliato: "Dice ai ragazzi di 20 anni stai a casa, non mi servi, ti tiro un pò di soldi, stai buono lì".

Le barricate di Conte

Dal suo canto Giuseppe Conte è andato sulle barricate per difendere lo strumento targato M5S: il presidente dei 5 Stelle continua a sovrapporre la questione del rdc con quella delle armi, sostenendo che non si può pensare di cancellare il reddito di cittadinanza per investire sulle armi.

Ma già nei mesi scorsi - anche tra i grillini - erano arrivate delle spinte per rivedere alcuni parametri del reddito. In effetti l'alto numero di frodi e l'effetto disincentivo a trovare un impiego non possono passare inosservati.

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