Coronavirus

Tutte in Lombardia le quattro vittime registrate ieri: l'ultima era ricoverata a Como. In Procura un'inchiesta sui prezzi alle stelle delle mascherine

Tutte in Lombardia le quattro vittime registrate ieri: l'ultima era ricoverata a Como. In Procura un'inchiesta sui prezzi alle stelle delle mascherine

L'Italia è il malato d'Europa. Terzo Paese al mondo per numero di contagi, 230 contagiati, 172 casi in Lombardia (dove si contano sette morti), 33 in Veneto (con una vittima), 18 in Emilia Romagna, tre nel Lazio (la coppia di cinesi e il ricercatore già dimesso) tre in Piemonte, l'ultimo in Alto Adige. Le persone positive al virus sono 222 e tra di loro 101 sono ricoverate con sintomi, 27 si trovano in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare. Angelo Borrelli, il capo della Protezione civile snocciola numeri. Peggio di noi solo la Cina, oltre 77mila, da dove è partito il corona virus, e la Corea del Sud, 763 casi.

Si muove la macchina per contenere l'epidemia, oltre 50 mila persone coinvolte, per loro spostamenti vietati, undici i comuni in quarantena, Milano una città surreale, scuole teatri e locali chiusi. Una notizia positiva «Non ci sono altri focolai», assicura Borrelli, tramonta la connessione tra il focolaio di Codogno e quello di Vo'. Nelle zone della Lombardia a rischio la presenza sul territorio dei medici di famiglia. Nelle ultime ore ben sette medici di base sono stati posti in quarantena nel Basso Lodigiano e altri due a Bergamo. Nei giorni scorsi era stato ricoverato il medico di Codogno che aveva visitato il 38enne risultato positivo, mentre a Vo' Euganeo, in Veneto, altri tre medici di base sono in isolamento.

L'assessore al Welfare della Regione Lombardia Gallera ha confermato che i decessi in Lombardia sono «tutte persone con quadro clinico particolarmente debilitato o molto anziane». Per quanto riguarda i contagi, «il 90% dei casi si registra tra Lodi, Cremona e Pavia; il 70% riguarda uomini e il 30% donne». A Milano «abbiamo 3 -4 casi: il cittadino di Sesto San Giovanni il cui test fatto dal Sacco era debolmente positivo, poi dal San Raffaele è risultato negativo. Adesso stiamo verificando se questa persona ha avuto il corona virus e lo ha superato o se il Sacco ha commesso un errore». Intanto ieri pomeriggio è arrivata la smentita dalla Regione Lombardia di una donna originaria di Crema morta nell'ospedale di Brescia. E il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana ha assicurato che «Non esiste alcuna emergenza tamponi» e verranno «riservati a chi manifesta sintomi inequivocabilmente riconducibili al Corona virus». La procura di Milano ha aperto un'inchiesta sui prezzi di mascherine e gel disinfettanti che vanno letteralmente a ruba che hanno superato anche i cento euro. L'ipotesi di reato: «manovre speculative su generi di prima necessità» a prezzi ben oltre quelli di mercato, in particolare sui siti online. Si tratta di un fascicolo a carico di ignoti a firma dei procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco. I controlli sono affidati alla Guardia di finanza. Ritardi anche di sei, sette ore, per i treni. A Casalpusterlengo un capostazione si è sentito male per sospetto corona virus, sono scattate le operazioni di sanificazione che hanno creato ritardi sulla linea dell'Alta Velocità. «In via precauzionale - spiega Rfi in una nota -, l'offerta dei servizi di trasporto da martedì 25 febbraio, sarà ridotta, anche in funzione della domanda di trasporto prevista dalle imprese ferroviarie».

E spopolano tra le chat dei genitori italiani, i messaggi di presunti esperti da Wuhan o dalla Cina che sanno tutto su questo misterioso microrganismo e regalano perle di saggezza per difendersi. Fra le soluzioni anti-coronavirus bere acqua calda, perché il patogeno muore a 26-27 gradi, stare al sole perché questo lo uccide (anche sui vestiti), ed evitare di bere liquidi con dentro del ghiaccio.

«La soluzione dell'acqua calda è un'assurdità, forse frutto dell'idea che con il caldo si tende a ridurre la diffusione di molti patogeni respiratori», spiega Susanna Esposito, presidente dell'Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici e professore ordinario di Pediatria all'Università di Parma, che invita a diffidare da questo tipo di informazioni.

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