La crisi economica uccide di nuovo. Era oberato e angosciato dai debiti contratti per aiutare la sua famiglia, l'uomo che ha ucciso la moglie a martellate e poi ha deciso di farla finita impiccandosi nella cantina della sua abitazione a Torino. È accaduto nella notte tra giovedì e ieri al quartiere Mirafiori, situato alla periferia sud-ovest della città, vicino allo storico stabilimento Fiat. Qui Francesco Tonda, 69enne, in preda a un raptus notturno, probabilmente in cima a una notte di tormenti ha ucciso nel proprio appartamento la compagna di vita Natalina Montanaro, 72enne originaria del cuneese.
L'ha colpita con un martello nella propria camera da letto. Poi è sceso nella cantina del palazzo, dove si è impiccato. Tonda ha lasciato un bigliettino, nel quale ha confessato i motivi del tragico gesto. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, intervenuta sul posto con il 118 poco dopo le 7 di ieri mattina, l'uomo aveva contratto pesanti debiti con alcune finanziarie, da quanto si apprende, per aiutare i familiari difficoltà economiche. Un fatto di cui la moglie era totalmente all'oscuro, fino a quando alcune rate non saldate e l'invio delle cartelle a casa hanno fatto precipitare la situazione.
A scoprire la tragedia è stato il figlio della coppia, che nella notte aveva ricevuto messaggi disperati dal padre.
Il giovane ha cercato inutilmente di contattare telefonicamente il sessantanovenne, prima di precipitarsi a casa e trovare i genitori senza vita, in un bagno di sangue. Inutili i soccorsi del 118. La coppia aveva anche un'altra figlia, che da tempo risiedeva altrove.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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