Sarebbero oltre 90mila le perdite «irrecuperabili» dell'esercito russo, fra soldati uccisi, dispersi o resi disabili dalle ferite. Lo scrive il media project russo indipendente iStories (Vazhnye Istorii), che cita fra le sue fonti un membro dei servizi d'intelligence dell'Fsb e un ex ufficiale della sicurezza di stato. La notizia è rilanciata dal sito russo Meduza. Le autorità russe hanno fornito pochi dati sulle perdite di soldati nella guerra in Ucraina. L'ultimo aggiornamento risale al 21 settembre, quando il ministro della Difesa Sergei Shoigu aveva annunciato un totale di 5.937 morti lo stesso giorno dell'annuncio della «mobilitazione parziale». Secondo l'esercito ucraino, i soldati russi uccisi sono 63mila. Ad agosto il Pentagono stimava che i soldati russi morti o gravemente feriti fossero 70-80mila.
«Le informazioni raccolte finora indicano che non esiste, purtroppo, una seria minaccia al potere di Vladimir Putin».
Lo sostiene un'alta fonte diplomatica alleata a margine dell'incontro del gruppo di contatto per l'Ucraina in corso al quartier generale della Nato a Bruxelles. «Vi sono critiche da varie parti, sia dal lato di chi considera un errore la guerra, sia da quello che vorrebbe si facesse di più. Questo sì. Putin però mantiene il controllo totale dell'apparato di sicurezza», nota la fonte.
L'Italia ha condannato fermamente i recenti, brutali e indiscriminati attacchi russi contro molte città
in tutta l'Ucraina, prendendo di mira deliberatamente i civili e ha invitato Mosca a porre fine alla sua aggressione militare, a ritirarsi da tutti i territori ucraini e ad impegnarsi sinceramente nel dialogo diplomatico.
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