L'Ue promuove la "manovrina" ma la crescita resta al palo

La Commissione sottolinea "l'impegno per la manovra". Poi lancia l'allarme: "Crescita ferma per incertezza politica"

L'Ue promuove la "manovrina" ma la crescita resta al palo

La Commissione Europea "prende nota positivamente dell'impegno preso pubblicamente dal governo" italiano "di adottare misure di bilancio valevoli nel complesso per lo 0,2% del
Pil entro aprile 2017". Lo scrive la Commissione, nelle previsioni economiche d'inverno appena diffuse. Queste misure "verranno tenute in conto non appena saranno disponibili dettagli sufficienti a valutare le specifiche misure che dovranno essere implementate". L'Ue ha poi fatto una previsione sul deficit per il 2018: "Presumendo che non ci siano cambiamenti di politica economica, il deficit" dell'Italia "è previsto aumentare al 2,6% del Pil, anche a causa di un carico fiscale inferiore. Il bilancio 2017 contiene misure che hanno come impatto un aumento del deficit nel 2018, come l'introduzione di una 'flat tax' sugli utili delle piccole imprese". Da Bruxelles inoltre arriva un monito per il governo italiano: "L'incertezza politica e il lento aggiustamento del settore bancario pongono dei rischi al ribasso per le prospettive di crescita" dell'Italia.

"Tuttavia, una spinta più forte potrebbe arrivare dalla domanda esterna". E in questo quadro arrivano anche le stime di crescita per quanto riguarda il Pil: "La crescita del Pil dell'Italia in termini reali è prevista allo 0,9% nel 2016, dal +0,7% del 2015, e allo stesso livello, +0,9%, nel 2017, "principalmente come risultato del supporto della politica monetaria e dell'attesa accelerazione della domanda globale". Nel 2018 è stimata al +1,1%, "sostenuta dagli sviluppi della domanda interna ed esterna", fa sapere la Commissione. Poi la Commissione sposta il mirino sull'eurozona: "La crescita dell'eurozona e dell'Ue presenta rischi eccezionali dalla nuova amministrazione Usa a guida Donald Trump e dalla Brexit, che rendono il grado di incertezza particolarmente elevato per le previsioni d'inverno. Il grado di incertezza particolarmente elevato che avvolge queste previsioni d'inverno è dovuto alle intenzioni ancora poco chiare della nuova amministrazione statunitense in alcuni settori strategici fondamentali, come pure alle numerose elezioni che si terranno in Europa quest'anno e ai prossimi negoziati con il Regno Unito a norma dell'articolo 50", afferma la Commissione. "La bilancia dei rischi continua a pendere verso il basso, anche se sono aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso", spiega il rapporto.

E a Bruxelles lancia un messaggio la Corte dei Conti che ha aperto l'anno giudiziario: "Deve tenersi conto della ancora fragile ripresa dell’attività produttiva nazionale, soprattutto in relazione ai vincoli di finanza pubblica che derivano all’Italia dall’appartenenza all’Unione

europea dalla moneta unica". La Corte ribadisce il suggerimento di "guardare al prossimo triennio con particolare attenzione e cautela, tenuto conto anche del probabile riorientamento della politica monetaria della Bce".

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