Una ex collaboratrice del sindaco: "A pranzo con Marino? C'ero io, non la moglie"

Molte le amnesie e le imprecisioni di Marino per quanto riguarda gli altri 5 pasti contestati

Una ex collaboratrice del sindaco: "A pranzo con Marino? C'ero io, non la moglie"

Un'ex collaboratrice scagiona Ignazio Marino. Claudia Cirillo ha dichiarato a Enzo Musco, avvocato del sindaco dimissionario, che il 27 luglio 2013 fu lei, e non la moglie, a cenare con il primo cittadino della Capitale alla "Taverna degli Amici".

Lo rivela Il Fatto Quotidiano spiegando che il verbale sarà depositato a fine ottobre ai pm Alberto Caporale e Roberto Felici, titolari dell'indagine sulle spese che Marino ha addebitato sul conto del Comune di Roma. Quella cena è costata 120 euro e il giustificativo agli atti del Comune la definiva come "una cena offerta per motivi istituzionali a un rappresentante del World Health Organization". Ai magistrati, però, Marino ha spiegato che "i giustificativi di solito ricollegano la causale della cena all'ultimo appuntamento della giornata programmato nell'agenda del sindaco" e che con lui quella sera era presente la collaboratrice Claudia Cirillo, non la moglie. Il sindaco, come ha confermato la stessa Cirillo al suo avvocato, voleva coinvolgerla nel progetto sulla creazione della città della scienza. Coinvolgimento che poi effettivamenti vi fu.

Marino ha, poi, cercato di fare chiarezza davanti ai pm anche sulle altre cinque fatture contestate. Si tratta del pasto tenutosi il 4 maggio 2013 ai "Tre Galli" di Torino a cui don Damiano Modena, incontrato ad Alessandria in occasione della presentazione del suo libro, ha smentito di aver partecipato. Il sindaco dimissionario ha ammesso che il prete non c'era, ma ha spiegato che aveva mangiato con "l'assessore di Novara, Sara Paladini, una persona che lo aveva accompagnato in auto per tutto il giorno e uno del suo staff". Paladini ha conferma la sua presenza al Fatto quotidiano. Almeno la seconda volta Marino non ha mentito. Il sindaco è, però, almeno a dimostrare che il 26 dicembre 2013 non poteva aver mangiato a Roma al "Girarrosto Toscano" con la moglie in quanto la sua famiglia in quei giorni si trovava invece a Milo, in provincia di Catania.

Era a pranzo con alcuni giornalisti ma non ricorda chi fossero. Amnesia anche per quanto riguarda il pasto del 6 settembre 2013, sempre al "Girarrosto Toscano", quello con l'ambasciatore del Vietnam che ha smentito la sua presenza.

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