«Unioni civili entro fine anno» Ecco il contentino per la fronda dem

nostro inviato a Rho

Renzi è proprio bravo. Parla dalle 11,26 alle 12,52 in pratica senza dire niente. In un'ora e 26 minuti di bla bla bla ininterrotto riesce a non toccare nemmeno uno dei veri problemi che dilaniano il Pd in questi mesi: riforme bloccate, intercettazioni, Mafia Capitale. Ormai il pur labile confine fra segretario Pd e presidente del Consiglio è completamente svanito: quella di ieri più che un'assemblea di partito sembrava un Consiglio dei ministri. Annuncia davanti a Delrio, Boschi, Franceschini, Giannini, Pinotti e Martina che questa è una «rivoluzione copernicana», dando loro la ferale notizia che Facebook l'ha rimosso. Il compagno Gad Lerner, con sulle ginocchia un quadernone da terza media, prende appunti. Il compagno don Mazzi si fa il segno della croce. Nella lista della spesa spuntano le unioni civili aperte ai gay perché «la questione delle tasse è meno importante rispetto a ciò che siamo», promettendo che «si possa definitivamente approvare la legge entro l'anno». Il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto ha un sussulto e balza in piedi correndo nel backstage del padiglione, concedendosi finalmente un pranzetto a base di fragole, che interrompono così lo sciopero della fame che dura da venti giorni.

Ora però iniziano i bruciori di stomaco. E non per le fragoline. Renzi ha lanciato una sparata delle sue per far presa su un elettorato di sinistra in caduta libera, omettendo di essere in panne a Palazzo Madama, ostaggio dei mal di pancia del suo partito sul testo Cirinnà, che aprirebbe la strada alle adozioni per le coppie omosessuali compresa la pratica dell'utero in affitto, e dei ricatti di Ncd che blocca tutto un po' per dimostrare la propria esistenza in vita, un po' per imporre al premier prezzi più alti in termini di poltrone e di parlamentari nei futuri rimpasti di governo e di commissioni.

Un cronoprogramma che assomiglia tanto a quello sulle riforme che presentò al Quirinale non appena nominato premier. Promesse al vento: per questo l'Unità ha pensato bene di lasciare sulle sedie dei delegati un invito ad abbonarsi. Non si sa mai.

«Ora dica chiaro agli italiani cosa pensa delle adozioni per le coppie gay», tuona il senatore di Forza Italia, Lucio Malan. No, non può dirlo. Sennò che cronoprogramma alla Renzi sarebbe. Però Scalfarotto conferma: «Le fragole erano fresche».

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