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Usa "criminali" e "terroristi". Cosa scriveva il "nuovo Petrocelli"

Gianluca Ferrara potrebbe sostituire Vito Petrocelli alla presidenza della Commissione esteri al Senato ma le sue posizioni sono ora in discussione

Usa "criminali" e "terroristi". Cosa scriveva il "nuovo Petrocelli"

Sollevato Vito Petrocelli dall'incarico di presidente della Commissione esteri al Senato, al suo posto il Movimento 5 stelle ha designato il senatore Gianluca Ferrara. Petrocelli, considerato eccessivamente filo-russo, è decaduto dopo il parere della Giunta per il regolamento e al suo posto è stato trovato un sostituto sul quale, però, in queste ore si stanno addensando alcune nubi. Dopo che il suo nome come nuovo incaricato per la presidenza della Commissione esteri al Senato ha iniziato a circolare, nelle chat dei parlamentari hanno iniziato a essere condivisi anche i vecchi post pubblicati dal senatore, soprattutto quelli relativi alla politica estera. E le opinioni sul nuovo possibile presidente non sono positive.

A rivelare il contenuto di questi post è stata l'agenzia Adnkronos, secondo la quale questo potrebbe compromettere l'elezione del senatore campano. A onor di verità bisogna sottolineare che molti dei post risalgono a quando Gianluca Ferrara non ricopriva ancora il ruolo di senatore. Per esempio, in un commento condiviso su Facebook all'inizio del 2017, a corredo di una foto che ritrae i presidenti americani da Jimmy Carter a Barack Obama, passando anche per Bush padre, Bill Clinton e Bush figlio, Ferrara scriveva: "Guardateli bene. Questi criminali passati per padri nobili della patria delle democrazie Occidentali andrebbero processati. Quante persone hanno fatto assassinare? Quanto odio e sete di vendetta hanno seminato per perseverare con la folle idea di voler dominare il mondo?". Per lui, i presidenti ritratti nell'immagine, sarebbero "tra i peggiori terroristi che il mondo ha ospitato negli ultimi 100 anni".

Affermazioni molto forti che probabilmente Gianluca Ferrara aveva anche dimenticato ma si sa, il web difficilmente dimentica e certi post vengono riproposti nel momento più o meno opportuno, dipende dai punti di vista. A pochi mesi da quel post contro i presidenti americani, il senatore scriveva ancora: "Questa notte una nave da guerra Usa ha lanciato ben 59 missili su un Paese sovrano, la Siria. Il presidente Assad, senza alcuna prova reale, è stato accusato di aver usato armi chimiche contro il suo popolo. È la solita scusa... armi di distruzione di massa nascoste (Saddam), uccisione del proprio popolo (Gheddafi) e poi arrivano i 'cowboy buoni' che salvano il mondo e il bambini". Nello stesso post, poi, attacca anche i media, che secondo lui vengono utilizzati dagli Stati uniti come "organi di disinformazione di massa. Ma voi non fatevi ingannare. Sono tempi difficili, non spegniamo le coscienze e la verità".

Ci sono anche altri post, risalenti a tempo prima quando chiedeva l'uscita dell'Italia dalla Nato, ma ci sono anche pubblicazioni risalenti a pochi anni fa. Era il 2019 quando Gianluca Ferrara si recò a Mosca nell'ambito di una missione organizzata dalla Commissione esteri del Senato in terra russa. La delegazione parlamentare, di cui Ferrara è membro, è guidata proprio da Vito Petrocelli.

In quell'occasione, registrando un video per i social, Ferrara si rivolse direttamente ai suoi follower parlando di "stop sanzioni alla Russia che danneggiano le nostre piccole e medie aziende". L'Adnkronos ha provato a raggiungere il senatore che, però, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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