"Uscite di casa o taglio il wi-fi": così il sindaco rieduca il paese

Oltre un abitante su due passa tre ore al giorno sul web Lui ordina: tornate a socializzare o stacco la connessione

"Uscite di casa o taglio il wi-fi": così il sindaco rieduca il paese

Vietato l'abuso di internet, con imposizione dell'obbligo di dimora nel mondo reale. Le teorie sulla guerra alle dipendenze dalla rete hanno trovato un seguace pronto alla pugna. Davide Zicchinella, medico arruolato in politica, è tipo che una ne pensa e cento ne fa. Dal 2009 alla guida del piccolo comune di Sellia, da epoca più recente consigliere di centrosinistra alla Provincia di Catanzaro, ieri ha firmato un'ordinanza per limitare l'uso del web, intimando ai giovani del borgo l'allontanamento coatto dai social: meno facebook, più passeggiate, tanta palestra.

Un atto destinato a far rumore, non fosse che già piena di stravaganze è la galleria delle ordinanze sindacali: a Eraclea, vicino Venezia, proibito costruire castelli di sabbia. A Verdello, nel Bergamasco, niente giochi in strada. E non va meglio a chi al divertimento preferisce l'amore: a Eboli alle porte di Salerno - commette illecito chi si baci in auto. A Sanremo multa per chi si fermi a parlare con una prostituta. Altra la questione dalle parti di Sellia. «I volontari impegnati nei progetti di Servizio Civile scrive nel suo provvedimento Zicchitella su input dell'amministrazione comunale hanno condotto un'indagine statistica sull'utilizzo di internet, somministrando un questionario agli abitanti di età compresa tra i 14 ed i 65 anni».

I risultati? Allarmanti, secondo il sindaco-pediatra calabrese: «Il 53% degli intervistati ha dichiarato di trascorrere più di tre ore al giorno online, prevalentemente nella fascia pomeridiana e serale. Tra i giovani, poi, l'80% ha confessato di restare sempre connesso, ammettendo di restarsene a casa ma online, invece di uscire ed incontrare gli amici». Un atteggiamento ritenuto pericoloso, «per la negativa incidenza sulle relazioni sociali». Da qui la decisione: «L'uso giornaliero di internet, se non per scopo lavorativo o didattico, è limitato al tempo strettamente necessario per procedere ad aggiornamenti o comunicazioni ritenute importanti». Segue prescrizione: «Si ordina agli internauti, in particolare ai giovani, di utilizzare i canali di socializzazione tradizionali e di praticare attività sportive o ricreative utilizzando le strutture che il Comune mette a disposizione». In coda, l'avvertimento: «Perdurando la situazione riscontrata, l'amministrazione limiterà o in estremi casi interromperà la connessione internet della rete comunale tra le 16 e le 20».

La navigazione che resta libera sulle altre reti, e la mancanza di sanzioni (d'altra parte impossibili) lasciano prevedere che l'intimazione resterà sulla carta.

Non certo un dramma, per i 535 abitanti di Sellia: nel 2015 l'istrionico sindaco aveva imposto loro il divieto di morire, introducendo meccanismi sanzionatori per gli inadempienti. I suoi compaesani, che pure avrebbero voluto tanto obbedire, hanno tirato dritto. Inevitabilmente, continuando a morire. Come vuole la vita, come nessun'ordinanza può impedire.

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