Una domenica al mare per uno come Ciro Immobile, calciatore noto ai più, è sempre un terno al lotto. Il calcio è l'oppio dei popoli e i «tifosi» sono sempre in agguato. Ergo, tocca stare attenti al fuoriprogramma. Ieri per il centravanti della Lazio e (forse ancora) della nazionale è stata una di quelle giornate no. Sullo sfondo la spiaggia del «Lido Bianco», stabilimento balneare a Francavilla a Mare, provincia di Chieti, luogo deputato all'ultimo relax con amici e familiari prima del ritiro precampionato. É ora di pranzo quando due ultras del Pescara, reduci da qualche aperitivo di troppo, si avvicinano minacciosi al gruppo del bomber campano col pretesto del selfie. Iniziano a discutere con alcune persone vicine al bomber. Improvvisamente uno dei si sgancia dal compare e raggiunge il calciatore, gli rivolge epiteti ingiuriosi e lo accusa di aver tradito - lui laziale ingrato- la causa del Pescara. Non contento gli mostra la lama di un coltello da tavola. A questo punto le urla dei bagnanti e delle persone presenti inducono l'aggressore a desistere dall'impresa e a darsi alla fuga repentina. Nonostante il sole e la calca non è difficile per i carabinieri rintracciare l'energumeno, un 35enne noto alle forze dell'ordine e gravato dal provvedimento di Daspo. Per lui denuncia per minaccia aggravata e porto abusivo d'arma.
Immobile, che del Pescara di Zdenek Zeman è stato una bandiera e protagonista assoluto nella stagione 2011/2012 conquistando la promozione in serie A e ottenendo il titolo di capocannoniere della serie B con 28 gol, ha cercato di sdrammatizzare l'episodio continuando la sua domenica sotto l'ombrellone con moglie, due figlie e amici come se niente fosse.
«Ci dispiace davvero per quello che è successo, sono cose che non si possono prevedere, questa è una spiaggia tranquilla, tenuta bene, non è una spiaggia di vip e non abbiamo la sicurezza - ha commentato il titolare dello stabilimento balneare-. «C'è stata una mezz'ora di confusione - ha spiegato ancora - io mi trovavo sul terrazzo e mi sono accorto di ciò che stava accadendo sotto gli ombrelloni quando il parapiglia è iniziato. È la prima volta che Immobile viene qui da noi, mentre non so chi sia l'aggressore, non lo conosco e vorrei non vederlo più. È un episodio spiacevole, che capita quando ci sono persone che danno troppa importanza alla fede calcistica: è la prima volta che capita una cosa del genere».
Immobile ha un forte legame con l'Abruzzo anche perché la moglie, Jessica Melena, è originaria di Bucchianico, un piccolo centro del chietino.
Sui suoi profili social non sono apparsi commenti da parte del giocatore sulla brutta avventura della quale è stato vittima. L'ha presa con sportività. Del resto che c'è di peggio che cannare un Mondiale al quale ha partecipato Panama?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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