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Il Van Gogh segreto

Una "Testa di contadina" ai raggi X: la Galleria nazionale di Scozia scopre un autoritratto dell’artista con un cappello e un fazzoletto al collo. Rimasto nascosto per oltre un secolo

Il Van Gogh segreto

Alcuni sono letteralmente scomparsi nel nulla, su altri aleggia il mistero, altri ancora sono stati attribuiti al loro autore solo in tempi recenti. Insomma, i quadri di Vincent Van Gogh non sono solo capolavori di inestimabile valore, ma spesso attirano l'attenzione anche per le storie che nascondono. È il caso di «Testa di contadina», un dipinto del celebre pittore olandese che risale al 1885. Durante un esame di routine al raggi x, gli esperti della National Gallery of Scotland di Edimburgo si sono resi conto che sul retro di questo olio si nasconde un altro dipinto. Anzi, un autoritratto dello stesso Van Gogh fino a oggi sconosciuto.

L'immagine, che solo la radiografia ha permesso di rivelare, mostra il viso un po' sfocato e in bianco e nero dell'artista con un cappello a tesa larga e un ampio fazzoletto al collo. Un dipinto dietro un altro dipinto, rimasto nascosto fra i capolavori dello spazio espositivo britannico per oltre mezzo secolo e rinvenuto dopo quasi 130 anni dalla sua realizzazione. I ricercatori scozzesi hanno subito parlato di una scoperta «incredibilmente rara», spiegando che «è stato assolutamente emozionante» ritrovare questo autoritratto del quale nessuno fino a qualche giorno fa aveva sospettato l'esistenza.

A parlare, a nome dei suoi colleghi, è Lesley Stevenson, senior painting conservator del museo di Edimbugo, proprietario di tre quadri di Van Gogh. «Nascosto alla vista per oltre un secolo, l'autoritratto è ricoperto da strati di colla e cartone», racconta. Del resto, per risparmiare denaro il grande artista olandese riutilizzava spesso le tele. «Solo che invece di ridipingere su opere precedenti girava il quadro e lavorava sul rovescio», sottolinea un portavoce del museo. Proprio questo deve essere accaduto anche in questo caso. Solo che all'inizio del '900 il dipinto principale, «Testa di contadina», fu inviato a Parigi per essere esposto in una grande mostra. E così, forse per dare più spessore alla tela, gli artigiani che dovevano incorniciarlo decisero di foderarlo con uno strato di cartone incollato sul retro sostenuto da abbondante colla. Con il risultato che dell'autoritratto del pittore, che con tutta probabilità era stato dipinto un paio di anni dopo il primo, si persero le tracce.

Gli esperti delle National Galleries stanno valutando ora la possibilità di riportare alla luce anche il dipinto nascosto. Operazione tutt'altro che semplice: «Il processo di rimozione della colla e del cartone richiederà un delicato lavoro di conservazione. Stiamo cercando di capire come farlo senza danneggiare la Testa di contadina». Al momento quindi ci si deve accontentare di leggere l'immagine nascosta all'interno di un lightbox che verrà posto al centro della mostra in programma dal 30 luglio al 13 novembre. L'immagine che appare ai raggi x mostra un uomo con la barba e un cappello a falde, un fazzoletto legato al collo che potrebbe anche essere una cravatta a fiocco. La posa è simile a quella di altri autoritratti di Van Gogh, con l'occhio del soggetto che sembra fissare direttamente lo spettatore, il lato destro del viso in ombra, l'orecchio sinistro in evidenza. Una volta riportato alla luce, il capolavoro nascosto entrerà a far parte del folto gruppo di autoritratti e altre opere dipinte da Van Gogh sul retro di altre tele.

Cinque si possono ammirare ad Amsterdam nel museo Van Gogh, altri sono al Met di New York e al Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford, nel Connecticut.

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