Coronavirus

La variante Delta affonda le vacanze. Strette in arrivo e boom di disdette

Crollano le prenotazioni. Dopo Barcellona, anche a Mykonos il coprifuoco: musica vietata nei locali. Sempre più zone rosse in Ue. In Francia test entro 24 ore per i turisti. Sardegna, controlli negli scali.

La variante Delta affonda le vacanze. Strette in arrivo e boom di disdette

La variante Delta spaventa l'Europa e frena la ripresa del turismo, che solo ora si stava risollevando. Dopo l'allerta lanciato dalla Farnesina sui rischi di viaggiare all'estero e quello del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) che prevede un ulteriore balzo dei contagi dopo una crescita del 64,3% dei nuovi casi rispetto alla scorsa settimana in almeno 20 Stati, chi doveva prenotare rinuncia alla vacanza e chi stava per partire la cancella. Non basta pensare ad un'assicurazione che copra eventuali danni legati al Covid. Le notizie delle centinaia di ragazzi bloccati all'estero stanno scombinando i programmi estivi di molte famiglie. Con la variante più contagiosa che si diffonde soprattutto tra i giovani, la maggior parte dei quali non ancora vaccinati o in attesa della seconda dose, è molto alta la probabilità di restare in quarantena in hotel. Sta accadendo a tanti a Malta, a Dubai e in Grecia, risultati positivi o contatti diretti di positivi. E ogni giorno la lista si allunga. Poi c'è la prospettiva di andare oltreconfine e ritrovarsi alle prese con restrizioni varie. In Grecia e Spagna è già così: in alcune zone della Catalogna, anche a Barcellona, è tornato il coprifuoco, lo stesso a Mykonos.

Le conseguenze di tutto ciò si sono fatte subito sentire e nell'ultima settimana - stima la Fiavet - si è registrato un calo del 50% delle prenotazioni. Gli italiani che avevano deciso di partire erano già pochi rispetto al periodo pre-pandemia, ora la variante Delta ha dato il colpo di grazia al settore. «L'avviso diramato dalla Farnesina sui rischi dei viaggi all'estero ha ingenerato grande preoccupazione e provocato un forte rallentamento nelle richieste», spiega Ivana Jelinic, presidente nazionale della Federazione italiana associazioni imprese viaggio e turismo. Anche chi pensava di prenotare in Italia, adesso, è spaventato dalla possibilità che alcune regioni tornino in fascia gialla e preferisce aspettare l'ultimo momento per decidere dove andare. «Questa si conferma essere un'estate last minute, in cui in base alla situazione si decide», osserva Jelinic.

I Paesi con gli indicatori epidemiologici peggiori finora sono Croazia, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, che sulla mappa del rischio elaborata dall'Ecdc hanno un colore più tendente al rosso rispetto alla maggioranza degli altri ancora in verde. Molti Stati stanno pensando a misure per arginare la nuova ondata. Anche la Grecia corre ai ripari lì dove la ripresa dei contagi preoccupa. A Mykonos, per esempio, una delle mete preferite dai giovani di tutto il mondo, il 15 luglio i positivi erano più di 300, il quadruplo della settimana precedente. Per questo sull'isola fino al 26 luglio è stato ripristinato il coprifuoco dall'1 alle 6 ed è vietata la musica nei bar, nei ristoranti e nei locali notturni. Le autorità hanno chiesto a residenti, turisti e imprenditori di rispettare le misure in modo che la diffusione del virus torni sotto controllo. I casi sono in aumento pure nel resto del Paese, in particolare nelle zone turistiche, tanto che il governo ha reso obbligatorio l'uso del green pass (o di un tampone negativo) per entrare nei ristoranti, nei bar e nei caffè al chiuso. Anche in Francia servirà esibire il pass sanitaire per entrare nelle attività commerciali, nei cinema, sui treni e sugli aerei e da oggi chi non è vaccinato e vuole viaggiare nel Paese provenendo da Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia deve presentare un test negativo effettuato al massimo nelle 24 ore precedenti. Anche le nostre isole si blindano.

Il governatore Christian Solinas sta ripristinando i controlli per chi arriva in Sardegna, mentre per chi proviene da Malta, Spagna e Portogallo è obbligatorio il tampone per sbarcare in Sicilia.

Commenti