Il Vaticano apre un'inchiesta per l'attico di Bertone

Indagati due manager del «Bambin Gesù» che avrebbe finanziato i lavori di ristrutturazione

Serena SartiniUna nuova inchiesta, legata al processo Vatileaks sulla fuga di documenti, scuote i Sacri Palazzi. Il Vaticano ha iscritto nel registro degli indagati Giuseppe Profiti, ex presidente dell'ospedale Bambino Gesù, e l'ex tesoriere, Massimo Spina. L'accusa è di peculato e appropriazione indebita, in merito alla vicenda dei finanziamenti sottratti dall'ospedale per la ristrutturazione dell'attico del cardinale Tarcisio Bertone. È stato il vicedirettore della sala stampa della Santa Sede, Greg Burke, a confermare la notizia, anticipata dall'Espresso. Il porporato, tuttavia, «non è indagato», ha aggiunto Burke. D'altronde, «un cardinale non può essere giudicato da nessun tribunale ordinario vaticano riferiscono fonti vaticane ma può essere giudicato esclusivamente dal Papa che normalmente delega la corte di cassazione vaticana. Non è mai successo che un cardinale sia stato indagato». Le indagini, sotto diretto coordinamento del Promotore di giustizia vaticano, si svolgono grazie al Corpo della Gendarmeria che, come nel caso di Vatileaks, è l'organo investigativo della Santa Sede.Ad anticipare la notizia è stato Emiliano Fittipaldi, autore del libro «Avarizia», e finito sotto processo (insieme a Gianluigi Nuzzi) nell'ambito dell'inchiesta Vatileaks. L'istruttoria sarebbe scaturita proprio dalle rivelazioni del libro-inchiesta e i giudici del Papa secondo Fittipaldi avrebbero già trovato i documenti che dimostrano che i lavori di ristrutturazione dell'appartamento di Bertone sono stati pagati dalla Fondazione dell'ospedale vaticano, di cui Profiti era presidente dal 2008.Immediata la replica del legale dell'ex segretario di Stato vaticano, Michele Gentiloni Silveri: «Il cardinale ribadisce di non aver mai dato indicazioni, o autorizzato, la Fondazione Bambino Gesù ad alcun pagamento in relazione all'appartamento da lui occupato e di proprietà del Governatorato».Il cardinale abita in un mega-appartamento di 296 metri quadrati, a un centinaio di metri da casa Santa Marta, dove risiede (in un monolocale) Papa Francesco. Secondo quanto diffuso dall'Espresso, le spese di ristrutturazione si sarebbero aggirate sui 422mila euro, fatturate nel 2014, non alla società italiana che ha materialmente effettuato il restauro (la Castelli Re, fallita a luglio 2015) ma a una holding britannica con sede a Londra, la LG Contractor Ltd. «I soldi destinati ai bambini malati scrive Fittipaldi sono stati in pratica utilizzati per la ristrutturazione e poi girati a Londra». «Il Governatorato mi ha comunicato una spesa sui 300mila euro: ho pagato con i miei risparmi per un appartamento che non è di mia proprietà e resterà al Governatorato», ha precisato recentemente Bertone. A dicembre scorso, la nuova presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, scelta dal segretario di Stato Pietro Parolin, aveva affermato che Bertone «non ha ricevuto direttamente del denaro, ma ha riconosciuto che l'Ospedale ha avuto un danno e quindi ci viene incontro con una donazione di 150mila euro».

Ieri, in una nota, la Fondazione Bambino Gesù ha riferito di seguire la vicenda «in stretto raccordo con la Santa Sede» e di aver consegnato tutte le carte al Vaticano attesa che si conclusa la vicenda giudiziaria. Da parte sua Profiti, manager vicinissimo a Bertone, ha commentato lapidario: «Ho massima fiducia nelle istituzioni e nella magistratura vaticana».

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