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Tria prepara la vendetta: far saltare i progetti M5s

Se a settembre Giovanni Tria cedette al volere del M5S portando il rapporto deficit/Pil dall’1,6% allo 2,4% (divenuto poi 2,04), ora sarà lui ad avere l’ultima parola sul Def

Tria prepara la vendetta: far saltare i progetti M5s

Il ministro Giovanni Tria non intende più cedere ai ricatti di Lega e M5S. Se a settembre cedette portando il rapporto deficit/Pil dall’1,6% allo 2,4% (divenuto poi 2,04), ora sarà lui ad avere l’ultima parola sul Def.

Tria non ha digerito l’attacco mediatico condotto dai Cinquestelle e prepara così la sua personale vendetta. Il titolare del dicastero di via Venti Settembre, secondo quanto scrive Libero, sembra intenzionato scrivere numeri veri, senza assecondare i desideri degli alleati pentaleghisti che vorrebbero utilizzare il Def per fare campagna elettorale in vista delle Europee. Salvini e Di Maio cercheranno di portare a casa la flat tax, le risorse per il reddito di cittadinanza e Quota 100 e la promessa che l’Iva non aumenterà, ma stavolta i numeri su crescita, deficit e debito stavolta li stabilirà lui. Tria, infatti, sa bene che, dopo le Europee, le regole resteranno le stesse, almeno in una prima fase. Ma non solo. L’Italia si trova in una situazione di difficoltà perché, come ha spesso ricordato il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, il nostro Paese ha già goduto di una notevole flessibilità quando c’era Renzi. Dall’esito di questo braccio di ferro tra il ministro dell’Economia e i due vicepremier dipende anche il futuro del governo Conte.

Qualora Tria venisse silurato si aprirebbero scenari finora inesplorati.

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