Politica

Il Veneto premia le scuole per il Natale Stanziati 50mila euro per chi fa il presepe

L'assessore all'Istruzione: «Si sta a casa a dicembre perché siamo cattolici»

Nadia Muratore

Durante le feste natalizie dello scorso anno, la Regione Veneto aveva preso un impegno e ora, a poco più di un mese a Natale, lo ha mantenuto, stanziando 50mila euro da distribuire alle scuole di ogni ordine e grado - in base a quelle che si presenteranno per prime - che realizzeranno al loro interno il presepio.

L'iniziativa nasce dalla mozione presentata un anno fa dai consiglieri di Centro Destra Veneto Andrea Bassi, Stefano Casali e Fabiano Barbisan. «Sarebbe importante - sostenevano i tre consiglieri - che i ragazzi italiani, a contatto con una multiculturalità sempre più presente nelle scuole e nei luoghi di svago, preservassero i valori che hanno contraddistinto la nostra nazione attraverso la tutela, il ricordo e la celebrazione delle festività». Detto, fatto: l'esecutivo veneto ha dato sostanza alla mozione, stanziando 50mila euro, iscritti sul capitolo denominato «Azioni regionali per la valorizzazione nelle istituzioni scolastiche del patrimonio storico-culturale» per promuovere l'allestimento della capanna che accoglie l'arrivo del Bambino Gesù.

Della cifra stanziata dall'ente regionale, 4mila euro sono già a disposizione dell'Educandato Statale San Benedetto di Montagnana di Padova, in qualità di Scuola Polo individuata dall'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, contributo che sarà utilizzato per le spese sostenute per la gestione amministrativa dell'iniziativa. Come prevedono le linee guida allegate alla delibera di giunta, la rimanente somma di 46mila euro verrà ripartita tra istituzioni scolastiche statali - per un totale di 38mila euro -, istituzioni scolastiche paritarie ed enti locali, ai quali andranno 6.750 euro e scuole di formazione professionale, per le quali il contributo è di 1.250 euro, in relazione al numero complessivo di iscritti per tipologia di istituto. Il contributo massimo assegnabile per ogni istituzione scolastica è fissato in 250 euro.

«Integrazione è anche questo - ha sottolineato Elena Donazzan, assessore regionale veneto all'Istruzione - Se si sta a casa durante le vacanze di dicembre è perché è Natale, se c'è una chiesa in ogni quartiere è perché siamo cattolici».

Per la Regione Veneto realizzare il presepe a scuola, ovviamente, è un invito e non certo un obbligo. Gli istituti scolastici e le scuole di formazione professionale potranno presentare domanda di contributo all'Ufficio Scolastico Regionale entro il 24 novembre compilando il format che sarà reso disponibile sul sito regionale. L'assegnazione dei contributi avverrà nei limiti dello stanziamento definito, «secondo l'ordine di recepimento della domanda e fino ad esaurimento delle risorse disponibili».

Sempre all'Educandato di Montagnana, toccherà poi il compito di raccogliere, entro il 31 gennaio 2019, le domande di liquidazione dei contributi, nei limiti del preventivi approvati, le dichiarazioni sostitutive dei dirigenti scolastici che attestino la congruità delle spese sostenute e le documentazioni fotografiche dei presepi. Una volta verificata la documentazione, la Scuola Polo provvederà alla liquidazione dei contributi assegnati.

«L'iniziativa - conclude l'assessore Donazzan - intende promuovere nelle scuole l'allestimento del presepe, realizzato tenendo conto della tradizione storica e culturale propria del nostro territorio e valorizzarne altresì la natura di simbolo non religioso, ma anche quale parte integrante della storia e della tradizione culturale ed artistica italiana».

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