Veneto, si stringono i tempi per il dopo-Zaia. In campo anche Galli e "mamma coraggio"

Dall'ex portiere alla madre della minore stuprata e ghettizzata

Veneto, si stringono i tempi per il dopo-Zaia. In campo anche Galli e "mamma coraggio"
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Dopo l'annuncio social del Pd con la lista dei candidati per le prossime Regionali da Matteo Ricci nelle Marche a Roberto Fico in Campania, da Pasquale Tridico in Calabria ad Antonio Decaro in Puglia il centrodestra si prepara a chiudere la partita nei prossimi sette giorni. Palazzo Chigi vorrebbe valutare ogni Regione caso per caso, mentre i partiti della maggioranza cercano la quadra su alleanze, simboli e nomi da spendere in campagna elettorale.

Uno dei dossier più delicati è quello del Veneto. La Lega punta a mantenere il controllo della Regione, ma prima deve risolvere il nodo della "Lista Zaia", mentre Fratelli d'Italia frena su ogni automatismo. I nomi leghisti in campo sono il segretario regionale Alberto Stefani e la vice presidente Elisa Berti, ma circola anche l'ipotesi - al momento remota - di una candidatura eccellente: quella del presidente della Camera Lorenzo Fontana. Il partito della Meloni, intanto, fa quadrato attorno a Raffaele Speranzon e al coordinatore regionale Luca De Carlo, contrari a operazioni "brandizzate Zaia".

Anche la Puglia resta un terreno di confronto aperto. Con Decaro ufficializzato dal centrosinistra, il centrodestra cerca una candidatura forte: se la Campania andrà a FdI e il Veneto alla Lega, qui potrebbe toccare a Forza Italia, che valuta il nome del coordinatore regionale Mauro D'Attis. Se invece la bilancia pendesse verso i meloniani, si fanno i nomi del sottosegretario Gemmato o dell'europarlamentare Ventola. Ma l'ipotesi civica resta sul tavolo: tra i profili considerati, i sindaci di Monopoli e Nardò, Annese e Mellone, o esponenti del mondo delle professioni come Degennaro, Anelli e De Nuccio.

In Toscana, Giovanni Galli, consigliere regionale uscente della Lega, ha annunciato la volontà di ricandidarsi come capolista nel collegio di Firenze. "Il totonomi non mi appassiona ha spiegato ho sempre operato con trasparenza e impegno, specie su sanità, sociale e infrastrutture".

In Calabria, Forza Italia candida Gabriella Castelletti, madre della ragazza stuprata a Seminara che ha denunciato i suoi stupratori ed è finita con la famiglia vittima di atti intimidatori. Una scelta simbolica e coraggiosa che mira a dare un segnale forte sulla legalità e sul sostegno alle vittime.

Intanto, secondo i dati del rapporto Human Index elaborato da Vis Factor con EMG Different, il centrodestra gode di un sentiment positivo sia nelle Marche (58,9% per il presidente uscente Acquaroli) sia in Calabria (55,5% per Occhiuto), entrambi candidati alla riconferma. I temi più discussi online: sanità, sviluppo territoriale, economia e infrastrutture. Fa discutere anche una campagna sulla sicurezza stradale a Jesi, comune amministrato dal centrosinistra, che mostra una figura stilizzata in burqa.

Dura la reazione della Lega: "È un'offesa al principio di uguaglianza e rispetto per le donne. Chiederemo conto di eventuali fondi pubblici spesi per questo". La temperatura sui territori, dunque, inizia a salire e se il centrosinistra ha giocato le sue carte, ora tocca al centrodestra trovare l'intesa.

FdF

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