La vera violenza sugli animali Maltrattarli non è più reato

Mobilitazione contro l'ultimo decreto legislativo che estingue la pena con un obolo. Indignazione in rete, il 24 gennaio giorno di protesta contro il colpo di spugna

La vera violenza sugli animali Maltrattarli non è più reato

Forse chi ci governa e magari anche qualcuno che sta all'opposizione non ha ben capito che la gente è stanca, incazzata, disperata, non solo per le mille gabelle (evviva la semplificazione!) che piovono ogni mese come grandine durante un temporale estivo, ma perché non ne può più di avere perso la propria incolumità fisica anche tra le mura di casa.

La criminalità dilaga a ogni livello, come apprendiamo dai media che ogni giorno ci portano notizie di corrotti, collusi, omicidi, stupratori, tagliagole, usurai, mafiosi e mafiosetti, tutti garantiti una volta dalla prescrizione, l'altra dall'indulto e dall'amnistia, sempre dal buonismo e dalle garanzie che hanno i farabutti e mancano invece alle vittime.

Non vorranno mica mandare in galera il ragazzotto che scippa la borsa dell'anziana signora, appena ha ritirato la «minima» alla posta, vero? Per il governo sono condotte di «particolare tenuità» e viaggia veloce lo schema di decreto legislativo che su di esse incide, dando attuazione alla legge delega 67/2014 sulla messa a prova e le misure alternative al carcere. Questa prevede l'archiviazione per tutti i reati sanzionati con una pena detentiva non superiore a un massimo di 5 anni. In alternativa si può versare un obolo.

In queste «condotte di tenuità» sono compresi, ad esempio il furto semplice. Quindi se i ladri vi hanno fatto visita, rubandovi gli affetti più cari, oltre ai soldi, non invocate la galera o qualcosa che riguarda la loro salute. Non andranno in galera e, di solito, si tratta di gente che gode di una fibra invidiabile. Non gli si attacca neanche il raffreddore. Se poi trovate in casa gli «ospiti» e vi arrivano due sganassoni, prima di tutto ringraziate perché vi è andata bene, poi aspettate che li prendano e vi risarciscano, perché violenza privata, danneggiamento e truffa saranno tutte «condotte tenui» che non prevedono quindi la visione del sole a scacchi.

Nel calderone delle «tenuità» rischiano di finirci i reati per il maltrattamento degli animali e, proprio in queste ore, il web sta ribollendo per la rabbia degli animalisti, ma anche delle semplici persone di buon senso. Verranno depenalizzati l'abbandono di animali, la loro uccisione, il loro maltrattamento e persino i combattimenti cui sono costretti nei circuiti gestiti dalle organizzazioni criminali e mafiose. Se lo schema del Consiglio dei Ministri, dovesse diventare legge, anche per questi reati non si dovrebbe più affrontare un procedimento penale con la possibilità di finire in carcere. Basterà un semplice risarcimento ai proprietari delle vittime, sempre che non intervenga l'onnipresente prescrizione a cancellare ogni fantasma di reato.

Su «Change.org», su «Balzoo», su «Firmiamo» si trovano considerazioni di fuoco, rispetto a questo scenario e facsimili di lettere da inviare a Renzi, perché receda da questo intento. Contemporaneamente le associazioni che si occupano di benessere e diritti degli animali invitano al «mail bombing» (bombardamento di e mail) su governo e parlamento, mentre è già stata decisa una giornata di mobilitazione generale, il 24 gennaio, per evitare di cancellare, con un colpo di spugna, dieci anni di norme penali sui maltrattamenti agli animali.

La tutela degli animali oggi, anche se perfettibile, è

una pietra miliare che dà una pennellata di civiltà a un paese allo sbando, terremotato realmente e figurativamente a ogni suo livello. Il governo di Renzi eviti questa ignominia nei confronti di chi non ha voce e non vota.

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