Matteo Salvini e Lugi Di Maio, dopo due settimane di silenzio, si sono incontrati per un faccia a faccia. Al centro del vertice diversi i punti caldi sul tavolo. Dalla Tav al caso Rubligate fino all'Autonomia, i temi per uno scontro tra i due alleati di certo non sono mancati. Il vertice si è tenuto all'ora di pranzo. Salvini ha affermato che il faccia a faccia è stato positivo e che di fatto il governo va avanti. Di Maio da parte sua ha sottolineato la volontà di proseguire il percorso di governo con il Carroccio: "Non litigare e non alimentare litigi. Mettiamoci tutti al lavoro per il Paese". Salvini ha poi aggiunto: "A me piace il governo che fa, non il governo che discute o che litiga, che litiga". Di certo in questo momento il fronte più caldo però è quello con palazzo Chigi. I 5 Stelle hannoi messo nel mirino Conte per il suo sì alla Tav, Salvini ha invece "snobbato" l'intervento in aula del presidente Consiglio sul caso Russia-Lega liquidandolo con un "me ne frega meno di zero".
E proprio il premier è stato il grande assente al vertice. Conte ha pranzato fuori a palazzo Chigi insieme ai ministri Stefani e Bonisoli per affrontare il tema dell'Autonomia rafforzata. Dopo il vertice, il presidente del Consiglio ha scambiato qualche battuta con i giornalsiti: "E' una cosa assolutamente fantasiosa che possa cercare in Parlamento maggioranze alternative. Voliamo alto". Lo dice il premier Giuseppe Conte, rispondendo ai cronisti circa le accuse mosse ieri da Matteo Salvini sulla ricerca di maggioranze alternative. Le dichiarazioni del responsabile del Viminale "non le ho lette - dice il presidente del Consiglio lasciando il ristorante dove ha pranzato con il suo staff - non ho avuto modo di vedere il video. Ma che io possa andare in Parlamento a cercare una maggioranza alternativa... quando invece, come è ben chiaro, andrei in Parlamento per trasparenza nei confronti dei cittadini e delle istituzioni...". Poi ha ribadito ancora una volta che non ha alcuna intenzione di fondare un partito personale e ha commentato l'incontro tra Salvini e Di Maio: "Cosa buona e giusta".
Insomma il governo prova a serrare i ranghi in questa estate rovente che sta mettendo a dura prova la tenuta dell'esecutivo gialloverde. Il redde rationem sarà il voto sulla mozione di sfiducia presentata dal Pd contro Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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