Il video choc delle baby rom: rubiamo 1.000 euro al giorno le vecchie possono morire

La confessione in tv di due nomadi minorenni scatena l'ira di Salvini: «Radiamo al suolo i campi nomadi»

Il video choc delle baby rom: rubiamo 1.000 euro al giorno le vecchie possono morire

Una ha 15 anni l'altra 13 ma hanno già le idee chiarissime sul loro futuro lavorativo: «Rubare è una cosa bella per noi, lo facciamo sempre. In un mese di lavoro farei mille euro, ma io li faccio già in un giorno mille euro. Quindi sto meglio a rubare». Di ingenuo c'è solo la faccia tosta con cui le due giovani zingare spiegano, davanti alle telecamere di Mattino 5 , la loro filosofia di vita, quella che ha reso i rom la comunità più detestata dagli italiani nonostante gli appelli a non discriminare e gli allarmi sul rischio razzismo: «Ci hanno insegnato a rubare sin da piccole, non ci fanno paura i poliziotti. Ci hanno fermate tante volte: ci prendono, ci portano alla Questura, ci fanno le foto, ci prendono le impronte, ci fanno tutte 'ste cazzate e poi ci rilasciano perché siamo minorenni». Talmente limpido, netto, da sembrare costruito ad arte per far inferocire chi ascolta. Ma le due giovani nomadi, originarie della Bosnia ma stabilizzate a Roma (soprattutto nelle metropolitane dove esercitano il mestiere di scippatrici), dopo aver chiesto su che canale andrà l'intervista per sistemarsi gli occhiali da sole «così siamo più sexy», tolgono ogni dubbio con la loro spavalderia da piccole delinquenti sicure di farla franca: «Perché ci dovremmo vergognare scusa? Ce lo siamo insegnate da sole a rubare. Se mi dispiace che la vecchietta che scippiamo rimane senza soldi? No, non me ne frega, dopo muore, così è la vita. Sto bene io, mi prendo i soldi e sto a posto. Noi pensiamo per noi, non per la gente». Gli spiccioli li schifano, queste due vogliono i soldi veri: «Venti euro, cinquanta euro quelli li buttiamo. Devono essere quelli da cento, da cinquecento. Andiamo a comprarci i vestiti coi nostri ragazzi, andiamo nel cinema, a divertirci, fumiamo un po' de erba». Tanto se le prendono poi le rilasciano subito, e magari la casa gliela paga direttamente il Comune (vedi sotto il caso Prato), comprese le utenze. Qui hanno trovato l'America, perché cambiare stile di vita?

Il video viene condiviso da Matteo Salvini su Facebook e rimbalza in poche ore su decine di migliaia di pagine, scatenando i commenti più furenti. La soluzione proposta dal segretario della Lega fa inorridire a sinistra, ma viene condivisa in Rete da molti italiani: «Cosa farei io al posto di Renzi e Alfano? Do un preavviso di sfratto di sei mesi e preannuncio la ruspa. Nel frattempo i rom, come tutti gli altri cittadini, si organizzano: comprano o affittano casa o fanno un mutuo come fanno tutti. Dopodiché passati i sei mesi io spiano e rado al suolo tutti i campi rom, che in Europa non esistono. I rom hanno i diritti ma anche i doveri di tutti gli altri cittadini». La presidente della Camera Laura Boldrini è sdegnata dalle parole del leader leghista: «Questo verbo, “radere”, lo trovo inquietante. In Italia ci sono dai 160mila ai 180mila rom, metà dei quali sono italiani, una popolazione residuale. Nonostante i numeri, però, questo rappresenta per alcuni un problema primario su cui si fanno delle campagne politiche». Anche il cardinale Antonio Maria Vegliò, capo dicastero vaticano per i migranti, bacchetta Salvini: «Frasi stupide, assurde».

«Inquietante è che la Boldrini faccia la presidente della Camera» le risponde Salvini, mentre le associazioni rom presentano una proposta di legge popolare «per la tutela e le pari opportunità della minoranza rom e sinti». Problema che le due giovani scippatrici hanno già risolto.

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