Politica

La villa e il giallo sul prestito: le date di Renzi non tornano

L'antiriciclaggio mette Renzi nel mirino. Dubbi sui soldi prestati per acquistare la mega villa. Non tornano le date della restituzione

La villa e il giallo sul prestito: le date di Renzi non tornano

Matteo Renzi avrebbe restituito i 700mila euro del prestito per l'acquisto della villa sulle colline di Firenze nell'estate 2018 grazie ai guadagni del documentario sulle bellezze e la storia del capoluogo toscano, prodotto dalla società Arcobaleno Tre di Lucio Presta. È questa la tesi dell'Espresso, che continua a scavare sul passato e sugli affari dell'ex presidente del Consiglio. Che, nel frattempo, ha annunciato l'intenzione di voler denunciare il periodico "per violazione del segreto bancario".

Il settimanale diretto da Marco Damilano, infatti, scrive che l'Antiriciclaggio avrebbe analizzato i bonifici bancari tra il fondatore e leader di Italia Viva e il noto agente televisivo, che – si legge – avrebbe versato una cifra pari a 500mila euro all'ex rottamatore per il lavoro sulla città Firenze, per l'appunto. Con una particolarità: le quattro puntate di "Firenze secondo me" sono andate in onda sul canale televisivo Nove – dove non hanno fatto il botto: la media è stata di 415mila telespettatori –, e che Discovery ha pagato 20mila euro circa, in totale.

Il senatore, in tutte queste settimane, ha sempre sostenuto – lo ha anche detto in radio, ospite di Radio Capital – che quel prestito da 700mila euro lo aveva chiesto "a un carissimo amico" per mancanza di disponibilità. Queste per completezza, le sue parole via etere: "Ho chiesto un prestito a un carissimo amico perché per cinque mesi non avevo quella disponibilità". Sarebbe stata la famiglia Maestrelli - finanziatrice della Fondazione Open - a mettere a disposizione dell'ex segretario Pd l'ingente somma, andata nel mirino della Procura di Firenze in seguito al lavoro di monitoraggio dell'Unità Antiriciclaggio della Banca d’Italia.

Ecco, Renzi ha detto che quei 700mila euro li restituì ai Maestrelli non appena perfezionò la vendita della vecchia, qualcosa di molto importante non tornerebbe. E quel qualcosa sarebbero le date.

Nel pezzo di Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian, infatti, si legge. "Matteo Renzi ha detto che il prestito da 700 mila euro necessario all'acquisto della sua nuova villa a Firenze l'ha rimborsato appena 'perfezionata' la vendita della vecchia casa di Pontassieve. Un'affermazione fasulla, visto che la casa - si scopre ora - è stata venduta solo nel maggio del 2019. Il senatore di Italia Viva - come dimostra una nuova informativa della Uif - è riuscito a pagare il suo debito grazie a circa mezzo milione di euro giratogli da Lucio Presta".

E ancora: "L'agente delle star ha dato a Renzi il mega compenso per il documentario 'Firenze secondo me’ (di cui il politico era autore e conduttore) tra settembre e novembre 2018".

Dove li ha presi Renzi quei 700mila euro da restituire? L'Espresso risponde così: "I soldi necessari a restituire il prestito usato per l’acquisto della villa sono in realtà arrivati da 15 fatture pagate a Renzi da Lucio Presta. Senza Presta, dunque, Renzi non avrebbe potuto restituire i 700 mila euro. Almeno, non in tempi così rapidi".

Il caso si fa sempre più fitto.

Commenti