Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che ieri è stato trovato un nuovo positivo per ogni trenta tamponi effettuati. Sono 2.086 i nuovi casi di contagio su un totale di 65.827 tamponi, che hanno riguardato 38.589 persone nuove, il che fa calare la proporzione a un nuovo contagio ogni 18,5 tamponi.
Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto, dobbiamo segnalare l'ennesimo giorno in cui le cifre sono stabili. Qualcuna cala, qualcuna lo fa ma non nel mondo in cui ci saremmo potuti attendere, qualcuna addirittura cresce. I casi totali sono 203.591, con la Lombardia che resta nettamente in testa con 75.134, il 36,9 per cento del totale nazionale. Seguono il Piemonte con 25.861, l'Emilia-Romagna con 25.177 e il Veneto con 17.825. Le quattro regioni del Nord, con un totale di 143.997 casi assommano il 70.7 per cento del totale dei casi nazionali (con una popoalzione che invece è meno del 40 per cento dell'Italia).
I casi attivi scendono da 105.205 a 104.657, con una diminuzione di 548. Sappiamo che questo dato è poco significativo, perché risente del dato dei morti e dei guariti, ma «fotografa» il momento. In testa la Lombardia con 36.122 (il 34,5 per cento del totale nazionale) davanti a Piemonte (15.521), Emilia-Romagna (11.862) e Veneto (8.369). Di essi 1.795 sono in terapia intensiva con un calo di 68 rispetto al giorno precedente, in un trend ormai consolidato di diminuzione che va avanti da quasi tutto aprile. La regione con più malati gravi è la Lombardia con 634 (il 35,3 per cento del totale nazionale), davanti a Emilia-Romagna (226), Piemonte (202) e Toscana (139). Scendono continuamente anche i ricoverati con sintomi (19.210, con un calo di 513) e anche qui Lombardia in tasta con 7.120 (il 37 per cento del totale) davanti a Piemonte (2.637), Emilia-Romagna (2.527) e Lazio (1.445). La grandissima parte dei positivi è in isolamento fiduciario domestico: 83.652, con un aumento di 33 casi: anche qui in testa la Lombardia con 28.368 (il 33,9 per cento del totale nazionale) davanti a Piemonte (12.682), Emilia-Romagna (9.109) e Veneto (7.213).
I morti sono in linea con gli ultimi giorni: crescono si 323 unità e toccano quota 27.682. Il maggiore aumento di decessi in Lombardia (104) e Piemonte (67). Il totale dei morti vede in testa la Lombardia (13.679).
Colpisce la percentuale rispetto al dato nazionale, che sfiora il 50 per cento: 49,4. Colpisce anche il tasso di mortalità, elevatissimo in Lombardia: il 18,2 contro un dato nazionale del 13,6. Una differenza impressionante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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