Cronache

Il virus non ferma il flusso: sbarchi continui In una settimana 500 arrivi da Nord a Sud

Allarme del sindaco di Lampedusa: "Serve una nave per la quarantena"

Il virus non ferma il flusso: sbarchi continui In una settimana 500 arrivi da Nord a Sud

Anche i migranti hanno la loro fase 2, dopo lo stop provocato dal virus. A Trieste, capolinea della rotta balcanica sul «fronte» terrestre, sono ripresi gli arrivi con circa 250 clandestini rintracciati nell'ultima settimana. E pure gli sbarchi, sul «fronte» del mare registrano un'impennata che sta facendo scoppiare Lampedusa. Fra lunedì sera e ieri mattina sono arrivati sull'isola 136 migranti con tre diversi barconi. Nei primi due c'erano anche 57 donne, 4 incinte e 6 bimbi. Dallo scorso fine settimana, grazie alla ripresa delle partenze non solo dalla Libia, ma pure dalla Tunisia sono sbarcati 254 migranti. In gran parte tunisini, ma provengono anche dal Mali, Guinea, Costa d'Avorio e Camerun. A decine erano bloccati ieri sulla banchina di Lampedusa sotto la tenda della protezione civile. L'hotspot è pieno con i precedenti arrivi in quarantena e pure la parrocchia. Il Viminale ha cominciato a organizzare i trasferimenti sulla terraferma, ma il livello è di guardia. «Con l'arrivo della stagione estiva è molto probabile che i numeri centuplichino nella sostanziale inerzia del sindaco Martello e del governo nazionale» protesta con una nota il coordinatore di Forza Italia, Rosario Costanza.

Il primo cittadino ha chiesto al Viminale «l'immediato intervento di una nave-quarantena nei pressi dell'isola» e ammette che «Lampedusa è in uno stato di emergenza grave». Martello si domanda «perché sia stata messa una nave quarantena davanti al porto di Palermo e non a Lampedusa dove i migranti arrivano».

L'aspetto paradossale è che secondo il portavoce per le Migrazioni della Commissione Europea, Adalbert Jahnz, «non abbiamo ancora ricevuto una richiesta dall'Italia di coordinare il ricollocamento» per i migranti sbarcati in Italia lo scorso mese dalle navi delle Ong. In aprile sono arrivati in 671 rispetto ai 255 dell'anno precedente con il Conte 1.

E a 23 miglia da Lampedusa, il mercantile Marina attende un porto dove far sbarcare 78 migranti soccorsi su ordine di Malta nella acque di ricerca e soccorso de La Valetta. Però il solito Alarm phone, centralino dei migranti, accusa pure l'Italia del mancato sbarco.

Anche il fronte terrestre della rotta balcanica è ripartito da fine aprile. In una settimana sono stati rintracciati solo nella zona di Trieste circa 250 migranti. Nelle ultime 24-48 la polizia di frontiera ne ha fermati 68, tutti uomini in gran parte pachistani, ma pure afghani e indiani. «I rintracci sono ben inferiori agli arrivi reali di chi si dilegua verso altri lidi. C'è stato un tappo determinato dal virus in marzo e aprile, ma negli ultimi giorni il flusso è ripreso in maniera preoccupante» spiega al Giornale, Lorenzo Tamaro segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia. «Con l'avvicinarsi dell'estate si preannuncia una stagione molto calda. Cosa succederà se gli arrivi continueranno a questo ritmo? - si chiede Tamaro - L'incremento di militari con l'operazione Strade Sicure è certamente un aiuto, ma non può bastare. Serve personale della Polizia di Frontiera, attualmente sottorganico di 20 unità». E per tappare i buchi vengono mobilitati agenti dai commissariati o da altri incarichi. Tamaro denuncia che «non abbiamo nemmeno un furgone attrezzato con un divisorio tra il personale e i rintracciati per garantire la sicurezza sanitaria».

I migranti in arrivo dalla Bosnia devono stare in quarantena nei centri di accoglienza, ma se la fase 2 della rotta balcanica continua finiranno a breve intasati come a Lampedusa.

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