New York - Un discorso «sorprendentemente presidenziale»: è in queste parole del solitamente ostile Washington Post l'essenza del day after dell'atteso discorso di debutto di Donald Trump davanti al Congresso a camere riunite. Il presidente Usa ha ripetuto i punti centrali del suo programma, spingendo sull'incremento alla Difesa ma anche sulla riduzione delle tasse, ribadendo la volontà di sostituire l'Obamacare così come l'appoggio alla Nato, e soprattutto confermando la volontà di costruire il muro al confine con il Messico. I toni, però, sono stati molto diversi da quelli animosi dei suoi primi quaranta giorni alla Casa Bianca: The Donald ha teso la mano al Congresso e lanciato un appello all'unità, anche per realizzare una riforma dell'immigrazione condivisa, e per i detrattori si è trattato probabilmente del suo migliore intervento da quando è sceso nell'arena politica. Secondo un sondaggio di Cnn e Orc il 69% dei telespettatori ha approvato il discorso, affermando che le sue politiche porteranno il Paese nella giusta direzione (pur se i numeri sono inferiori a quelli dei predecessori Barack Obama e George W. Bush), mentre il 57% ha avuto una reazione molto positiva. Questa volta lo scenario dell'«American carnage» evocato nel giorno dell'insediamento è stato sostituito da una visione più ottimistica del futuro, in cui addirittura ha trovato spazio uno degli slogan di Obama, hope: «Dobbiamo avere il coraggio di esprimere le nostre speranze - ha detto Trump - e sperare che queste, con i nostri sogni, si trasformino in azioni». «D'ora in poi gli Usa saranno guidati dalle nostre aspirazioni, non oppressi dalle nostre paure», ha insistito, strappando numerose standing ovation dal parterre repubblicano.
«È solo retorica, uno specchietto per le allodole», ha tagliato corto da parte sua la leader della minoranza democratica alla Camera, Nancy Pelosi, denunciando la carenza di proposte legislative da parte della Casa Bianca. E i deputati e senatori dell'Asinello per la gran parte del discorso sono restati seduti mettendo in pratica una sorta di sciopero degli applausi. Piede sull'acceleratore invece per le borse sulla scia del discorso di Trump: Wall Street ha aperto in positivo, con il Dow Jones volato a oltre 21.000 punti, e a spingere il listino è stato proprio il presidente, che ha ribadito in Congresso l'intenzione di investire mille miliardi di dollari nelle infrastrutture e di approvare un epocale taglio delle tasse. Anche lo S&P 500 ha aggiornato i record, mettendo a segno un progresso dello 0,79% a 2.382,57 punti. Per la prima volta da settimane, inoltre, non si è assistito al fuoco incrociato di critiche tra il Commander in Chief e i media: lui non li ha insultati, e i giudizi della stampa sono stati più clementi del solito. Oltre al Washington Post, anche il New York Times ha affermato che Trump «è stato presidenziale come mai prima dal suo ingresso alla Casa Bianca», e il Boston Globe ha precisato che il re del mattone «si sarà anche insediato il 20 gennaio, ma è diventato presidente il 28 febbraio, con un intervento diverso da tutti quelli del passato». Il tycoon è riuscito anche a far commuovere la sala rendendo omaggio al Navy Seal Ryan Owens, ucciso in un raid in Yemen. La vedova, Carryn Owens, ospite di Trump e della first lady Melania, era seduta vicino alla figlia del miliardario newyorkese, Ivanka, ed è stata ripresa dalle telecamere in lacrime, con la platea che le ha tributato un applauso lungo diversi minuti.
«Ryan - ha detto Trump - è morto come un guerriero e un eroe, combattendo contro il terrorismo e per proteggere il nostro Paese». La presenza di Carryn si è scontrata però con l'atteggiamento assunto dal padre del Navy Seal, che ha chiesto un'indagine sulla morte del figlio e rifiutato un incontro con il presidente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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