Coronavirus

Wuhan, gli ospedali affollati già ad agosto. La storia del virus "riscritta" dai satelliti

Parcheggi pieni di auto e boom di ricerche sul web. Pechino: prove ridicole

Wuhan, gli ospedali affollati già ad agosto. La storia del virus "riscritta" dai satelliti

Resta un atroce dubbio sul Coronavirus: quando è iniziata la pandemia in Cina? Un'informazione a questo punto determinante per capire se e come la Cina avrebbe potuto impedire il diffondersi del morbo nel mondo. La pandemia di Covid-19 potrebbe aver colpito la Cina già ad agosto secondo quanto emerge da uno studio effettuato dalla Harvard Medical School insieme alla Boston University of Public Health e all'ospedale pediatrico di Boston. I ricercatori, esaminando le immagini satellitari catturate tra gennaio 2018 e aprile 2020 dei parcheggi dei principali ospedali di Wuhan, hanno riscontrato un forte aumento dei veicoli a partire da agosto, con un aumento significativo a ottobre e un picco a dicembre. Prove inconfutabili di una popolazione preoccupata in cerca di aiuto.

Ma non solo. Secondo lo studio, citato dal Guardian, l'aumento del volume dei veicoli ha coinciso con un aumento delle domande sul motore di ricerca cinese Baidu per «tosse» e «diarrea», circa tre settimane prima dell'aumento confermato dei casi di coronavirus all'inizio del 2020. I ricercatori hanno notato che mentre le domande di tosse coincidevano con la stagione influenzale, la diarrea è un sintomo specifico del Covid-19. Elementi che avvalorano l'ormai opinione diffusa che l'epidemia di Covid-19 sia esplosa a Wuhan, il focolaio cinese, ben prima della fine di dicembre; ora lo studio della Harvard Medical School basato sulle immagini satellitari degli ospedali a Wuhan daterebbe l'arrivo dell'infezione già ad agosto. Possibile poi che così tante persone si siano collegate a internet alla ricerca dei sintomi del Covid?

Le ricerche di parole chiave associate a una malattia infettiva sul motore di ricerca cinese Baidu non lascerebbero dubbi. I ricercatori hanno notato «un forte aumento di volume a partire da agosto 2019 e culminante con un picco a dicembre 2019», si legge in un'anticipazione pubblicata sul server Dash di Harvard, scritta dal team guidato dal responsabile dell'innovazione John Bostonstein, capo del Boston Children's Hospital.

La Cina intanto ha liquidato come «ridicolo» lo studio della Harvard Medical School. Eppure quelle immagini, di puntini rossi a indicare il traffico di auto rende già l'idea. «È incredibilmente ridicolo presentare una conclusione come questa basata su osservazioni superficiali come il volume del traffico su Internet», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunyingù.

Secondo quanto riferisce il quotidiano «The Straits Times», i ricercatori hanno utilizzato immagini satellitari ad alta risoluzione di parcheggi ospedalieri a Wuhan, e sebbene non sia possibile confermare se l'aumento di questi volumi fosse direttamente correlato al nuovo virus, secondo la ricerca le prove supportano l'idea che l'emergenza sia iniziata prima dell'identificazione nel mercato dei frutti di mare di Wuhan. Questi risultati confermano anche l'ipotesi che il virus sia emerso naturalmente nella Cina meridionale e che potenzialmente fosse già in circolazione al momento in cui è scoppiato il focolaio di Wuhan.

Sono oltre 7 milioni i casi di contagi nel mondo e oltre 400 mila i morti per coronavirus secondo i dati della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti sono i più colpiti con quasi due milioni di casi e 111.007 vittime. Per numero di contagi seguono Brasile e Russia, per decessi registrati Regno Unito e Brasile.

Forse, intervenendo prima, la pandemia avrebbe avuto dati più contenuti.

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