Guerra in Ucraina

Zelensky, un G7 all'incasso: armi, soldi e appoggi globali

Il leader in Giappone ottiene sostegni concreti e inattesi (anche l'India si schiera). La Russia minaccia sugli F16

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New York. Volodymyr Zelensky vola al G7 per consolidare l'impegno per la causa ucraina e ribadire la necessità di mantenere unito il fronte occidentale di fronte all'aggressione russa. «Oggi la pace diventerà più vicina», ha scritto su Telegram il leader di Kiev pochi secondi dopo essere atterrato ad Hiroshima con un aereo francese partito dall'aeroporto di Gedda, in Arabia Saudita, dove ha partecipato al vertice della Lega Araba. «Importanti incontri con partner e amici dell'Ucraina. Sicurezza e cooperazione rafforzata per la nostra vittoria», ha precisato prima di dare il via a due giorni di bilaterali con i leader presenti in Giappone. E non solo quelli di nazioni alleate, ma anche di paesi che finora sono rimasti neutrali e non si sono opposti alla guerra di Mosca.

A partire dal premier indiano Narendra Modi, il quale ha assicurato che il suo paese farà il possibile per trovare una soluzione al conflitto. «Comprendo pienamente la sua sofferenza e quella del popolo ucraino. Posso assicurarle che per risolvere questa guerra, l'India e io personalmente faremo tutto il possibile», ha detto Modi a Zelensky a margine del summit. Il leader di Kiev ha visto anche la premier Giorgia Meloni, con cui ha discusso «del sostegno politico e di difesa dell'Italia all'Ucraina». «Dobbiamo migliorare le nostre capacità di difesa aerea, compresa la formazione dei nostri piloti», ha aggiunto. E poi c'è stato l'incontro con il primo ministro britannico Rishi Sunak, che ha abbracciato Zelensky, e con il presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui la presenza del presidente ucraino al G7 «può cambiare le carte in tavola» ed è «un'opportunità unica per lui di parlare con i suoi alleati, ma anche di perorare la causa di Kiev con i leader dei paesi del sud invitati al vertice». Mentre il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha sottolineato con Zelensky «il suo forte sostegno alla preparazione di un nuovo pacchetto economico macro-finanziario pluriennale per il periodo successivo al 2023, che testimonierebbe l'impegno a lungo termine dell'Ue nella lotta di Kiev».

Al termine della girandola di incontri, Zelensky ha scritto su Twitter che «il primo giorno a Hiroshima è stato molto potente, il secondo sarà ancora più potente», sottolineando che «attiriamo il maggior numero possibile di paesi e leader per il bene dell'Ucraina. Formula di pace, difesa, programmi di sostegno a lungo termine, finanza ed economia». Oggi, prima di partecipare ad una sessione del G7, per il presidente è in calendario l'atteso incontro con l'omologo americano Joe Biden. L'inquilino della Casa Bianca - hanno riportato i media statunitensi - dopo il faccia a faccia dovrebbe annunciare un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina per 375 milioni di dollari che includerà proiettili di artiglieria, veicoli blindati e armi anticarro.

Intanto, il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha confermato che Biden ha dato il suo via libera all'addestramento di piloti ucraini per gli F-16 e altri velivoli. È il momento di guardare a ciò di cui l'Ucraina ha bisogno per scoraggiare la Russia dal proseguire la sua guerra, ha proseguito Sullivan sottolineando che l'assistenza militare sta cambiando con i cambiamenti del conflitto. Proprio sul fronte dei jet da combattimento, da Mosca è arrivato un duro avvertimento ai paesi occidentali: corrono «rischi colossali» se forniranno all'Ucraina gli F-16, ha detto il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko: «Vediamo che i paesi occidentali continuano ad attenersi a uno scenario di escalation. In ogni caso, ne terremo conto quando faremo i nostri piani. Abbiamo tutti i mezzi necessari per raggiungere i nostri obiettivi».

Il titolare della diplomazia di Mosca Serghei Lavrov, da parte sua, ha sottolineato che le decisioni prese al G7 puntano a «contenere» sia la Russia che la Cina.

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