Volodymyr Zelensky vola in Florida da Donald Trump per discutere i nodi dell'ultimo piano di pace in 20 punti elaborato nei colloqui tra le rispettive delegazioni. Il presidente americano sta trascorrendo le vacanze di Natale e fine anno nel suo resort di Mar-a-Lago, e il collega ucraino vuole discutere con lui dell'ultimo accordo di pace mediato dagli Stati Uniti, nonché su proposte separate per le garanzie di sicurezza di Washington.
"Durante il fine settimana incontrerò Trump in Florida" ha confermato Zelensky con i giornalisti, precisando che "per quanto riguarda i temi delicati, parleremo del Donbass e della centrale nucleare di Zaporizhzhia, e sicuramente anche di altre questioni". L'obiettivo del vertice per il leader di Kiev è quello di sfruttare i progressi compiuti per definire un quadro di riferimento in modo da porre fine alla guerra, inclusa la definizione della tempistica. "Vogliamo porre fine a tutto questo il più rapidamente possibile. Ripongo grandi speranze in questo incontro" ha rivelato. Poco prima, su Telegram, Zelensky ha spiegato che "non stiamo sprecando un solo giorno. Abbiamo concordato un incontro al massimo livello con il presidente Trump e molto può essere deciso prima del nuovo anno". La conferma del vertice è arrivata dopo che il presidente ucraino ha parlato al telefono per un'ora con i principali negoziatori del tycoon, Steve Witkoff e Jared Kushner, il giorno di Natale: una "conversazione davvero positiva" ha detto, sottolineando che l'ultimo ciclo di negoziati ha generato "nuove idee" su come porre fine alla guerra. La Casa Bianca ha proposto di istituire quella che di fatto sarebbe una zona demilitarizzata nell'Ucraina orientale, dove entrambe le parti non schiererebbero truppe, un compromesso per evitare di risolvere l'intricata questione legale sul territorio conteso.
Nel frattempo il Cremlino ha spiegato che l'alto consigliere di Vladimir Putin ha avuto ulteriori colloqui telefonici con funzionari Usa e che Mosca si è impegnata a proseguire i negoziati, parlando di "progressi lenti ma costanti" nei colloqui. Nessun commento invece sull'offerta di Zelensky di ritirare le truppe dal Donbass orientale, se anche la Russia ritirerà le sue. L'Ucraina sta puntando a ottenere garanzie dagli Stati Uniti come parte di un'intesa, e il leader di Kiev ha suggerito che una "zona economica libera" smilitarizzata sarebbe una potenziale opzione per le aree della regione orientale che Putin non è riuscito a conquistare con la forza. Zelensky si augura che anche gli europei possano essere presenti all'incontro in Florida, tuttavia, essendoci così poco tempo a disposizione potrebbero collegarsi online. La portavoce della Commissione Ue Arianna Podestà ha riferito di "contatti costanti con i Kiev per giungere a una fine giusta, duratura e globale del conflitto", ma "non ci sono indicazioni che la Russia sia interessata alla pace o a un cessate il fuoco". Per questo "l'approccio dell'Europa rimane duplice: continuare a sostenere l'Ucraina e aumentare la pressione su Mosca affinché sieda seriamente al tavolo dei negoziati".
Putin, invece, in un incontro con i rappresentanti del mondo imprenditoriale, ha menzionato la situazione relativa alla centrale di Zaporizhzhia (secondo il media russo Kommersant), affermando che la gestione congiunta dell'impianto nei pressi di Energodar, sulla riva sinistra del fiume Dnepr - di cui Mosca ha assunto il controllo nel marzo 2022 - senza la partecipazione dell'Ucraina, è in fase di discussione con gli Stati Uniti.
Inoltre ha chiarito che la parte americana è interessata a stabilire attività minerarie presso la centrale nucleare più grande d'Europa, e su iniziativa di Washington
le parti stanno valutando la fornitura di energia elettrica all'Ucraina. Separatamente, Putin ha osservato che gli specialisti ucraini continuano a lavorare presso l'impianto, ma ora sono in possesso di passaporti russi.