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Polonia, Tusk è in vantaggio sconfitta del premier Kaczynski

Svolta politica in Polonia: secondo i primi exit poll diffusi dalla rete Tv24, il partito di opposizione liberale Piattaforma Civica di Donal Tusk ha vinto le elezioni con il 44,2% dei voti. Il partito di governo dei gemelli Kaczynski (Pis) ha ottenuto il 31,3%

Polonia, Tusk è in vantaggio 
sconfitta del premier Kaczynski

Varsavia - Svolta politica in Polonia secondo i primi exit poll diffusi dalla rete Tv24, il partito di opposizione liberale Piattaforma Civica (Po) dello sfidante Donal Tusk ha vinto le elezioni politiche in Polonia aggiundicandosi il 44,2% dei suffragi. Il partito di governo dei gemelli Kaczynski (Pis) ha ottenuto il 31,3%. Stando a questi dati, il Po sarebbe in grado di formare un governo da solo. L'affluenza elettorale ha raggiunto il 55,3%, un record dalla fine del comunismo in Polonia nel 1989. Il Lid, il blocco elettorale fra democratici e varie formazioni di sinistra post comuniste ha ottenuto 12,2%, mentre il partito dei contadini Psl il 7,9%. Tutti gli altri partiti non raggiungono la soglia del 5% e pertanto non entrano in parlamento.

Tusk, l'uomo senza carisma che ha battuto Kaczynski A dispetto di quanti gli rinfacciavano di non avere carisma Donald Tusk, leader del principale partito di opposizione, la Piattaforma Civica liberale (Po), ha vinto le elezioni riuscendo nell'impresa di mandare a casa il premier Jaroslaw Kaczynski. In realtà, nell'era del culto dell'immagine, anche il suo aspetto - alto, biondo, aitante - si impone su quello dei gemelli, bassi e tarchiati e spesso paragonati a delle papere. Tusk, 50 anni, storico di formazione, originario di Danzica come lo scrittore Premio Nobel tedesco Guenter Grass con cui condivide anche radici che risalgono ai Casciubi, il popolo che per secoli ha abitato in quell'area sul Mar Baltico al confine fra Polonia e Germania.

Già una volta Tusk provò a misurarsi con uno dei gemelli, alle presidenziali del 2005, vinte però dal rivale Lech Kaczynski. I nonni di Tusk, carpentiere e liutaio, si sentivano polacchi ma con la guerra del 1939 divennero cittadini tedeschi e uno di loro, Jozef Tusk, fu chiamato alle armi nella Wehrmacht, l'esercito di Hitler. Questa rivelazione è stata molto probabilmente all'origine della sconfitta del leader del Po alle presidenziali.

Anticomunista militante di Solidarnosc Dalla metà degli anni '70 Tusk ha militato nell'opposizione che diede poi vita, nell'80, al sindacato libero Solidarnosc di Lech Walesa. Licenziato per attività contro il regime comunista, Tusk lavorò assieme ad altri colleghi per sette anni come operaio specializzato nella manutenzione delle ciminiere delle fabbriche. "E' stata una dura scuola di vita che mi ha insegnato il senso di responsabilità", ha scritto Tusk nel libro 'Solidarieta' e orgogliò. Dopo la svolta democratica in Polonia del 1989 fu uno dei protagonisti della trasformazione verso l'economia di mercato e nel 1991 fondò il partito Congresso Liberale Democratico (Kld). Tre anni dopo il Kld si unì al partito dell'ex premier Tadeusz Mazowiecki e nacque l'Unione della libertà (Uw). Nel gennaio 2001 fondò la Piattaforma Civica che alle elezioni a settembre entrò in parlamento con il 12,7% (65 deputati), a differenza dell'Uw che non superò la soglia del 5% e rimase fuori.

Nel 2003 Tusk divenne presidente del Po e alle politiche del 2005 il suo partito, col 24,14% (133 deputati), arrivò secondo rispetto a quello dei Kaczynski Diritto e Giustizia (Pis) col 26,99%. Il Po si rifiutò di entrare nella coalizione di governo con il Pis diventando la principale forza di opposizione. Appassionato di calcio, Tusk gioca a pallone con gli amici.

E' sposato e ha una figlia, che è arrivata in finale nella versione polacca del programma 'Ballando con le stelle'.

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